Ascolto, digiuno della parola pubblica, tanto spazio allo Spirito Santo, alla preghiera, alla riflessione - in particolare sui testi di San Basilio -, nessuno spazio a chiacchiericcio, mondanità, ideologie.
Seduto al tavolo con i rappresentanti della Segreteria generale del Sinodo, il Papa ha aperto la prima Congregazione generale del Sinodo sulla Sinodalità e indica ai 464 partecipanti il cammino da percorrere in queste quattro settimane di lavori, esortando tutti i giornalisti, che fanno un lavoro “molto bello, molto buono”, di aiutarli a trasmettere il messaggio che la “priorità” è l’ascolto”, prima ancora della parola. "Il protagonista del Sinodo non siamo noi, è lo Spirito Santo e se noi lasciamo posto allo Spirito Santo, il Sinodo andrà bene".
Il messaggio della CVS
La Conferenza dei vescovi svizzeri è convinta che il processo sinodale in corso favorisca un’evoluzione necessaria e sia espressione di una Chiesa in ascolto. Lo scrive in un comunicato stampa. Inoltre, si augura che il Sinodo ispiri la continuazione di un “cammino comune” condotto e portato dallo Spirito Santo. A questa assemblea dei vescovi, sacerdoti, laici, teologi e religiosi si uniscono ai rappresentanti delle conferenze episcopali di tutto il mondo. La Svizzera è rappresentata da tre persone nominate dal Vaticano: Mons. Felix Gmür, quale delegato della Conferenza dei vescovi, Helena Jeppesen, rappresentante laica per la Chiesa in Europa e Claire Jonard, moderatrice esperta.