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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
Catt
  • Presentato a Biasca con mons. Delpini il nuovo messale liturgico ambrosiano. La fotogallery

    Presentato a Biasca con mons. Delpini il nuovo messale liturgico ambrosiano. La fotogallery

    A partire dalla 1. domenica di Avvento (secondo il Rito ambrosiano, oggi, 17 novembre) entra in vigore un nuovo messale liturgico ambrosiano, con diverse novità. Proprio per presentarlo, ieri, sabato 16 novembre, si è tenuta nella chiesa di san Carlo Borromeo a Biasca una liturgia della Parola alla quale hanno preso parte, assieme a diversi sacerdoti della Diocesi, e in particolare dalle zone di rito ambrosiano e del Vicariato delle Tre Valli, mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, mons. Alain de Raemy e mons, Pier Giacomo Grampa.

    Le parole di mons. Delpini

    «Conoscerlo a poco a poco, sfogliarlo, guardarlo, viverlo, amarlo»: così mons. Mario Delpini auspica sia l’accoglienza riservata al nuovo testo, la II Edizione del Messale Ambrosiano che, atteso dal 1976 e poi aggiornato nel 1990, è entrato in vigore domenica.
    «È ancora viva in nomi, la domanda che i discepoli, un giorno, hanno avuto il coraggio di rivolgere a Gesù, “Signore insegnaci a pregare?”; è ancora vivo il desiderio di accogliere il Regno di Dio che è la luce del mondo e permette di diventare Figli di Dio?», si chiede mons. Delpini. «Siamo troppo soli. Abbiamo bisogno di pregare: abbiamo una speranza troppo piccola, il nostro amore è troppo fragile, precario, confuso. Questa celebrazione è l’occasione per dire che cosa e chi possono insegnarcelo: lasciamoci istruire dalla preghiera della Chiesa», scandisce l’Arcivescovo.

    Una preghiera per la pace

    Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo cita la Preghiera per la Pace tratta dal formulario della Messa per la Pace, presente nel Messale. «O Dio tu sei la nostra pace, ma non ti può comprendere chi semina discordia e non ti può accogliere chi ama la violenza; dona ai costruttori della pace la forza di perseverare nel loro proposito e, a quelli che la turbano con i loro pensieri e le loro azioni, di essere liberati dall’egoismo e dall’odio».
    «Il Messale può insegnare tante cose a chi lo utilizza con sapienza e a chi ascolta con attenzione e celebra i santi misteri con devozione e fede», ha concluso mons. Delpini.

    Ricordiamo che le parrocchie che desiderassero ordinare il messale in Diocesi a Lugano (costo CHF 300.-) possono scrivere a: liturgia@catt.ch.

    (red)

    Di seguito le foto della celebrazione:

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