L’Azione cattolica ticinese (ACT), realtà associativa cattolica di laici impegnata da sempre in incontri e campi con bambini, adolescenti e giovani, si è dotata di una carta etica per prevenire ogni forma di maltrattamento e abuso. A Lugano, lunedì 26 maggio, in un’assemblea alla quale ha partecipato anche l’amministratore apostolico Alain de Raemy, i membri dell’Associazione hanno accolto due documenti: le linee guida per la prevenzione di tutte le forme di abuso e una carta etica dell’associazione. La Chiesa tutta da anni, segue la linea della tolleranza zero in questo campo. L’associazione ticinese con questi documenti mette nero su bianco delle regole e un protocollo da seguire in caso di segnalazione di abusi.
Nel rispetto del principio della massima trasparenza è previsto anche il coinvolgimento delle autorità civili, come il servizio di aiuto alle vittime di reati (SLAV), che diventa imperativo quando si tratta di minori abusati. Tutti gli aderenti all’ACT, e in particolare i responsabili, gli animatori, i sacerdoti, gli accompagnatori ai vari campi e attività dovranno sottoscrivere il documento e saranno tenuti a partecipare ad una formazione specifica riguardo a sensibilizzazione, prevenzione e intervento. Le linee guida approvate il 26 maggio 2025, sono entrate in vigore immediatamente e saranno periodicamente aggiornate per rispondere ai cambiamenti normativi e ad altre necessità.
Ricordiamo che la Chiesa in Svizzera tutta, dopo lo studio commissionato dai vescovi svizzeri all’Università di Zurigo in materia di abusi e pubblicato nella sua prima parte nel 2023, si è dotata di ulteriori misure di prevenzione che sono in costante aggiornamento.
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