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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
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  • Proteggere chi difende la “casa comune

    Proteggere chi difende la “casa comune", una campagna solidale in America Latina promossa dal Vaticano

    Ha scosso la società latinoamericana il recente assassinio in Honduras del difensore dei diritti umani e ambientali, Juan Antonio López - responsabile diocesano della pastorale sociale della diocesi di Trujillo - mentre usciva dalla parrocchia. E ha mostrato l’importanza del lavoro che svolgono tanti uomini e donne che mettono a rischio la propria vita per proteggere quella degli altri. La morte di López ha anche messo in evidenza la condizione di vulnerabilità in cui vivono i difensori dei diritti umani e i leader che proteggono la “casa comune” in tutta l’America Latina. Molti di loro s’ispirano agli insegnamenti di Papa Francesco nella Laudato si’, nella Laudate Deum e nella Fratelli tutti.

    "La vita è appesa a un filo"

    La Chiesa cattolica non vuole lasciarli soli. Perciò, diverse organizzazioni sociali, religiose e civili, guidate dal Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), e sostenute dal Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale (Dssui) e dalla Pontificia Commissione per l’America Latina (Pcal), hanno unito gli sforzi per avviare la campagna “La vita è appesa a un filo”, al fine di realizzare azioni che promuovano la solidarietà, la tutela e il riconoscimento del lavoro dei difensori dei diritti umani, dei leader sociali e degli attori civili in America Latina e nei Caraibi. L’iniziativa, che ha come motto “Tessere il futuro, proteggere la vita”, è stata presentata oggi, lunedì 9 dicembre nella Sala Stampa della Santa Sede.

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