Mons. Thomas Habib Halim, vescovo della diocesi cattolica copta di Sohag, una delle principali regioni cristiane copte dell’Alto Egitto, sulla sponda sinistra del Nilo, dal 6 al 9 giugno visiterà alcune parrocchie della Svizzera italiana, dove celebrerà l’Eucarestia e darà una testimonianza sui cristiani nella sua patria e sui progetti che promuove per le persone più vulnerabili della sua diocesi. Più precisamente sarà presente a:
Bellinzona, giovedì 6 e venerdì 7 giugno - 9.00 S. Messa, Sacro Cuore
Cugnasco, giovedì 6 giugno – 17.30 S. Messa, San Giuseppe
Gerra Piano, sabato 8 giugno – 17.30 S. Messa, Sacro Cuore
Giubiasco, venerdì 7 giugno (17.00) e domenica 9 giugno (10.30) S. Messa, Santa Maria Assunta
Il giovane vescovo, nato nel 1963 a Sohag, a circa 500km a sud del Cairo, nel 2020 è stato eletto eparca (vescovo) di Sohag dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Patriarcale di Alessandria dei Copti. Il 23 gennaio 2021 è stato ordinato vescovo nella cattedrale di Cristo Risorto a Sohag durante una cerimonia presieduta dal patriarca Ibrahim Isaac Sidrak.
L’Egitto, gravemente colpito dalla guerra in Ucraina, registra inoltre una crescita nettamente insufficiente per potere assorbire i circa 800'000 giovani che si reinseriscono nel mercato del lavoro. La povertà colpisce quasi un terzo della popolazione: circa trenta milioni di egiziani vivono sotto la soglia della povertà e due milioni possiedono meno di un dollaro al giorno per vivere.
Di fronte alla dura realtà, dove numerosi bambini non terminano il loro percorso scolastico e dove molti giovani tentano di emigrare per sfuggire alla miseria, Mons. Thomas Habib desidera promuovere dei nuovi progetti per le persone più vulnerabili della sua diocesi.
Le donne e i giovani soffrono di una grande esclusione sociale e nella diocesi, che conta 23 parrocchie e circa 15'000 copti cattolici, quasi il 40% della popolazione non ha trovato un lavoro stabile.
La zona di Sohag, nonostante la presenza di pochi luoghi turistici nella città stessa, rimane una meta importante di pellegrinaggio per i copti grazie alle sue numerose chiese e ai numerosi monasteri. Il più noto è il Monastero Bianco (Deyr el-Abiad), la cui chiesa risale al V secolo.
La zona conta 62 villaggi rurali poveri e non riceve alcun contributo da parte delle grandi aziende. La vita economica è scarsa .La diocesi sta cercando di offrire un lavoro dignitoso ai più poveri, ad esempio contribuendo a finanziare tricicli a motore attrezzati come taxi (tuk-tuk) per il trasporto di persone o merci. Questo consente di generare un reddito.
Jacques Berset, traduzione Lisa Bigatto - «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»
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