Un incontro inatteso, carico di emozione. Solo poche ore dopo il loro arrivo a Roma, i giovani ticinesi hanno potuto vedere da vicino papa Leone XIV. Un saluto sorridente del Santo Padre ha segnato l’inizio di un pellegrinaggio che rimarrà impresso nei cuori.
Martedì 29 luglio è cominciata l’avventura romana per una cinquantina di giovani provenienti dal Ticino. Il viaggio verso il Giubileo dei Giovani li ha portati subito nel cuore della cristianità: piazza San Pietro, dove hanno partecipato alla messa di apertura presieduta da mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione.
Al termine della celebrazione, l’annuncio che nessuno si aspettava: «Rimanete in piazza, il Santo Padre vuole salutarvi». Pochi istanti dopo, papa Leone XIV è apparso tra cori, applausi e bandiere. Con un sorriso caloroso, ha pronunciato un breve discorso in italiano e spagnolo: «Siete il volto giovane della Chiesa. Non abbiate paura di essere luce dove ci sono tenebre. Roma vi accoglie, ma è Cristo che vi chiama».
Poi la papamobile ha attraversato lentamente la piazza, tra la commozione generale. «Un ragazzo mi ha guardato ed è scoppiato in lacrime», racconta Valentina Anzini, Coordinatrice della Pastorale giovanile di Lugano.
Il gruppo, accompagnato da don Carlo Vassalli, è composto da ragazze e ragazzi tra i 18 e i 30 anni. Il programma del Giubileo è fitto: prevede il passaggio attraverso tre delle quattro porte sante – San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore e la Basilica di San Pietro – e momenti di preghiera e incontro.
Mercoledì 30 luglio si è tenuto un momento molto atteso: la catechesi con il vescovo di Lugano, mons. Alain De Raemy, al Centro San Lorenzo, insieme alla comunità di Shalom. Oggi, 31 luglio, è previsto l’incontro con una rappresentanza della Guardia Svizzera Pontificia.
Il culmine arriverà sabato e domenica a Tor Vergata, con la veglia notturna e la messa conclusiva, entrambe presiedute da Leone XIV, alla presenza di circa un milione di giovani.
Per i giovani ticinesi, questo pellegrinaggio è già molto più di un viaggio: è un’esperienza viva di Chiesa universale, una chiamata a testimoniare la fede nella vita quotidiana. Le parole del Papa risuonano come un mandato: «Portate il Vangelo con la forza del vostro entusiasmo». E a Roma, questo entusiasmo si vede e si sente.
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