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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
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  • Un volume del cardinale Carlo Maria Martini sulla Parola che lascia il segno

    Un volume del cardinale Carlo Maria Martini sulla Parola che lascia il segno

    di Cristina Uguccioni

    Non c’è lettore che accostando un qualunque libro del cardinale Carlo Maria Martini non trovi almeno una pensiero significativo, fecondo e utile per la propria vita. Sicuramente ne troverà molti nel volume «La luce oltre il buio. Cosa fare in tempi difficili» (TS Ed.), nuova edizione di «Vivere i valori del Vangelo» (del 1996).
    Il libro raccoglie testi pronunciati in occasioni diverse, di fronte a uditori italiani e stranieri: vi è una diversità di generi letterari e di tonalità. Tuttavia una caratteristica unisce questi testi e conferisce loro omogeneità: è lo sforzo di penetrare con un metodo specifico la Parola di Dio. Il metodo non è quello propriamente scientifico, benché si presuppongano gli studi esegetici in materia. È invece quello della «lectio divina» che, scrive Martini, «consiste nell’interrogare un testo - dopo averlo collocato nel suo contesto storico e letterario - nel suo messaggio permanente e nel suo significato per i problemi dell’oggi».

    Il primo testo è dedicato alla «Vita delle comunità cristiane negli Atti degli Apostoli» e intende rispondere ad alcune domande: i primi cristiani hanno qualcosa da dirci riguardo al nostro modo di vivere il Vangelo? Quelle comunità primitive erano davvero senza problemi? Cosa possiamo imparare dal loro modo di evangelizzare?
    Il secondo testo - che si intitola «Gesù incontra il giovane ricco: raffronto con una società materialistica» - aiuta a cogliere gli stimoli che vengono da una parola esigente di Gesù per il nostro modo di vivere in Occidente.
    Il terzo testo, del 1995, si propone di rispondere a questa domanda: «Che cosa fare in tempi difficili?». È dedicato al vescovo di Lubiana del tempo, monsignor Šustar, che si trovò a dover affrontare situazioni di grande difficoltà civile e politica. È una riflessione su uno dei tempi politicamente più travagliati della storia di Israele, quello dei Giudici. Martini individua cosa può dire ai nostri giorni la pagina biblica che rievoca tali episodi e quali importanti insegnamenti contiene per un tempo travagliato e di difficile transizione come quello che si sta vivendo in Europa.

    Nel quarto testo, «A Gerusalemme salgono le moltitudini del Signore», il cardinale propone una intensa lectio divina sul Salmo 122 e su una pagina dell’Apocalisse dedicata alla Gerusalemme celeste, mentre nel quinto testo, «Portatori della buona notizia», egli riflette sul tema della evangelizzazione. Chiarisce che cosa significa evangelizzare, come evangelizzare nel contesto culturale odierno, come non confondere evangelizzazione con proselitismo.

    L’ultimo testo è un ampio, bellissimo commento a un brano del Vangelo secondo Giovanni: «Quando verrà lo spirito della Verità guiderà voi nella verità tutta intera» (16,13). Martini guida a comprendere il ruolo dello Spirito Santo nella vita di ciascuno, a capire cosa sia «la verità tutta intera», a riconoscere i segni che rivelano la genuinità del cammino che si sta facendo. È un testo che, come gli altri, è a servizio della Parola biblica, una Parola che lascia il segno: dopo averla lasciata risuonare nel cuore, «nessuno - dice Martini - è più come prima».

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