Osamu Inoue, vicedirettore del museo di Yokohama, dichiara: "Questo è uno dei più antichi dipinti cristiani in Giappone". Yukihiro Ohashi, professore di Storia del cristianesimo in Giappone presso la Waseda University, afferma che il dipinto mostra come le persone di quel tempo si dedicassero alla religione: "Con probabilità, le funzioni cristiane si svolgevano, usando queste immagini e parole di preghiera. Il materiale storico mostra in modo vivido l'atmosfera del tempo".
Dopo che il cristianesimo fu introdotto in Giappone nel 1549, il signore della guerra Toyotomi Hideyoshi emise un ordine per espellere i cristiani nel 1587. Lo shogunato Tokugawa, durante il periodo Edo, bandì la religione nel 1612. Il Sawada Miki Kinenkan è conosciuto per la sua collezione di oggetti provenienti dai "cristiani nascosti". Il museo ha rinvenuto il dipinto tra le sue opere, ma non sa spiegare la sua provenienza.
Con l'ultima scoperta artistica, prosegue nel Paese la riscoperta della storia cristiana giapponese. Dallo scorso luglio, i luoghi del cristianesimo "nascosto" sono patrimonio dell'umanità: l'Unesco ha inserito nella sua lista 12 siti a Nagasaki e nella regione di Amakusa, luoghi simbolo della persecuzione perpetrata ai danni dei cristiani nel periodo Edo (1603-1867). Il 1° aprile, la diocesi di Nagasaki ha inaugurato un museo sulla storia del cristianesimo giapponese, all'interno della vecchia residenza del vescovo.(Asia News)