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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (8 novembre 2025)
  • La copertina del fumetto

    A Berna arriva la mostra sul fumetto "Celeste, bambina nascosta"

    di Luca Panarese*

    Oggi la valigia di Celeste è accanto a me, viaggia sul posto del passeggero della mia utilitaria. Glielo devo, glielo dobbiamo, dato che la prima volta che ha varcato la frontiera con la Svizzera è stata nel bagagliaio della macchia di suo zio.

    Celeste era la bambina di un lavoratore stagionale negli anni ’60 che per un periodo ha vissuto da clandestina in Svizzera. Lo statuto dello stagionale non permetteva infatti ai lavoratori di portare i propri figli in Svizzera. La sua storia è comune a quella di molti altri bambini: recenti studi stimano circa 50000 bambini nascosti in Svizzera durante gli anni ’60 e ’70. Una storia fatta di illegalità, di invisibilità, di incertezza.

    In occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato, lo Scalabrini Verein e la Missione Cattolica di lingua italiana di Berna organizzano una mostra sulla storia di Celeste, basata sull’omonimo fumetto di Pierdomenico Bortune e Cecilia Bozzoli. Una storia toccante che aiuta a comprendere gli stati d’animo e le difficoltà dei lavoratori italiani immigrati in Svizzera negli anni ’60 e delle loro famiglie.

    Riportare alla luce una storia nascosta. È questo il mio pensiero durante il mio breve viaggio da Losanna a Berna, la valigia di Celeste sul sedile accanto, il materiale della mostra che riempie l’automobile. E nel frattempo, mi chiedo: Quante Celesti ci sono oggi?

    Sul fumetto Celeste, bambina nascosa è stata dedicata una puntata di Strada Regina

    * Missione cattolica di Lingua Italiana

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