L'Ufficio federale di statistica ha pubblicato nuovi dati sul legame tra pratica religiosa ed eredità familiare, basati sui risultati dell'Indagine sulla lingua, la religione e la cultura (ELRC) 2024.
Nel 2024 il 92% della popolazione con una confessione religiosa l'ha ereditata da almeno uno dei genitori, mentre meno di un terzo (31%) delle persone senza confessione ha preso l'areligiosità dai genitori. Molte persone senza confessione hanno di fatto abbandonato la loro religione nel corso della vita. Tuttavia, poiché il numero di genitori senza appartenenza religiosa è in aumento, una quota crescente di persone senza confessione ha almeno un genitore anch'esso senza confessione (+11 punti percentuali dal 2014).
La statistica rileva che il 72% della popolazione residente permanente di età pari o superiore a 15 anni ha la stessa appartenenza religiosa di almeno uno dei propri genitori. E se si considerano solo le persone appartenenti a una religione, questa percentuale sale al 92%.
L'eredità religiosa familiare è più pronunciata tra i cattolici, i protestanti e i musulmani che tra gli evangelici, gli ortodossi o gli ebrei. E tra le persone che hanno un'appartenenza religiosa diversa da quella dei propri genitori, la maggioranza semplicemente non ha alcuna religione (80%).
La religione della madre
Quando l'appartenenza religiosa è ereditata da un solo genitore, le persone condividono più frequentemente quella della madre (54%). Tra le persone che attualmente professano una religione, il 62% l'ha ereditata dalla madre, mentre il 73% delle persone senza religione l'ha ereditata dal padre. Per due terzi dei membri della Chiesa cattolica romana, la religione è ereditata dalla madre quando c'è una differenza di appartenenza tra i genitori. Questa percentuale sale al 60% tra i protestanti.
In generale, le persone che hanno una religione diversa da quella dei genitori la praticano con maggiore assiduità. Più di un terzo (36%) di loro partecipa a funzioni religiose almeno una volta al mese, contro il 26% del resto della popolazione che professa una religione.
Importanza di trasmettere l’appartenenza religiosa ai figli
Quasi tutti i genitori trasmettono la propria appartenenza religiosa ai figli di età inferiore ai 15 anni, mentre la maggior parte dei genitori (55%) non considera che la religione e la spiritualità siano importanti per l'educazione dei figli. Due terzi dei genitori che professano una religione desiderano trasmettere ai propri figli valori religiosi e/o spirituali; questa intenzione varia tuttavia da una comunità religiosa all'altra. Tra i genitori protestanti è meno diffusa in assoluto (52%).
fonte: ufficiofederaledistatistica/cath.ch/catt.ch