La vita spirituale che Giuseppe ci mostra
non è una via che spiega,
ma una via che accoglie.
Solo a partire da questa accoglienza,
da questa riconciliazione, si può anche intuire una storia più grande,
un significato più profondo.
(Papa Francesco, Patris corde, 4)
Riportiamo il messaggio delle Sorelle Clarisse di Cademario per questo Natale 2021
Carissimi,
in questo anno che Papa Francesco ha voluto dedicare a S. Giuseppe, veniamo a voi per gli auguri di Natale con il suo volto, così come è raffigurato nella nostra cappella; guardandolo, si entra subito come in un grande silenzio, un silenzio nel quale sembra quasi di poter sentire il sussurro dell'angelo; il messaggero di Dio infatti, con una mano sta stendendo il rotolo della Parola come una coperta sopra il corpo dormiente di Giuseppe e quasi glielo "infila" nell'orecchio, perché possa riemergere nel suo cuore la memoria della Promessa di Dio al suo popolo. E come ha detto al nostro Santo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere» (Mt 1,20), l'angelo sembra continuamente ripetere anche a noi: "Non abbiate paura".
L'anno scorso, facendo eco ad un'affermazione spesso ripetuta da Papa Francesco durante i mesi più difficili della pandemia, ci dicevamo che nulla sarebbe stato come prima; il 2021 in effetti ci ha visti tutti impegnati, ognuno nelle sue circostanze di vita, a capire come riprendere tante cose, necessariamente facendo i conti con timori e preoccupazioni, ma anche con il bisogno insopprimibile di continuare a vivere, a lavorare, ad incontrare le persone care, con prudenza, ma anche senza lasciarsi paralizzare dalla paura.
In questo comune procedere "a vista", cercando di intuire e compiere i passi possibili, desideriamo innanzitutto dirvi che la vostra presenza è stata ed è sempre una grande ricchezza; non è una "novità", ma forse la realtà in questi mesi ci ha fatto cogliere questo dono con una profondità nuova, maggiore. Vi ringraziamo dunque ancora una volta per la vostra vicinanza, anche nella distanza; per i mille modi con cui ci aiutate e sostenete il nostro cammino, regalandoci tanto bene. Siamo sempre stupite e commosse dal vostro desiderio di condividere anche con noi gli avvenimenti significativi che segnano la vostra vita e quella dei vostri cari, delle vostre famiglie e comunità: anniversari, matrimoni, nascite, battesimi, prime comunioni, cresime, scelte di fidanzamento e di consacrazione, passaggi importanti di lavoro, esami e lauree, e, insieme a questo, imprevisti e malattie (e faticose terapie), lutti, preoccupazioni, incomprensioni e dolorose divisioni, fallimenti… un po' tutto insomma, tutto quello che fa parte di questa nostra vita.
"Solo il Signore può darci la forza di accogliere la vita così com'è, di fare spazio anche a quella parte contraddittoria, inaspettata, deludente dell'esistenza; (…) Occorre deporre la rabbia e la delusione e fare spazio, senza alcuna rassegnazione mondana, ma con fortezza piena di speranza, a ciò che non abbiamo scelto eppure esiste" (Papa Francesco Patris corde, 4 ).
É la sfida della fede; quella sfida che ci troviamo tutti a vivere e ad affrontare, giorno dopo giorno, noi e voi, proprio come Giuseppe di fronte alla gravidanza incomprensibile di Maria; quella sfida che ci fa sempre e di nuovo riscoprire legati gli uni agli altri, uniti a tutti, lì al cuore dell'esistenza, dove palpita quel mistero di Amore e libertà che è la vita stessa di Dio. É questo cuore che ci permette di condividere "dal di dentro" la vita, accorgendoci con stupore della possibilità reale di "portare i pesi gli uni degli altri" e di poter assaporare insieme la gioia e la bellezza di una comunione che realmente travalica lo spazio e il tempo.
Se guardiamo il cammino di questo anno, questa sfida della fede ci ha davvero accompagnato in modo particolare, facendo emergere con più urgenza e chiarezza il desiderio di accorgerci insieme del passaggio del Signore: è possibile - ci stiamo chiedendo - imparare di più ad ascoltare, a comprendere e dunque a rispondere insieme a ciò che ci viene incontro?
Davvero, come ci diceva un amico, "la vita non è proprio una passeggiata, è un parto, si va da una nascita all'altra" e ci sono momenti in cui tutto questo assume una forza drammatica: l'abbiamo sperimentato quando, a distanza di poco tempo, il Padre ha chiamato a sé tre cari amici e "compagni di viaggio": P. Maurizio, P. Danilo e Don Antonio; o nel condividere il dolore di genitori sgomenti di fronte alla malattia grave o alla morte improvvisa dei loro bambini. A volte veramente possiamo solo implorare il silenzio di Giuseppe, un silenzio che confessa il suo limite e prova semplicemente a lasciare lo spazio perché un'altra Parola si possa rivelare.
Abbiamo vissuto nei mesi scorsi quello che spesso anche voi ci testimoniate, la coesistenza di cose che apparentemente sembrano contraddirsi: tanta grazia e luce, e, insieme, tanto dolore; momenti di gran de lotta e oscurità, ma anche una forza e una pace che ci ritroviamo dentro e che certamente non vengono da noi, sono dono di Dio. In tutto questo è sempre grande la scoperta della compagnia della Chiesa.
È stato così per noi in questi mesi di fronte alla malattia della nostra sorella Sr. Maria Giuseppina (che
ora siamo felici di riavere finalmente a casa!) e nell'accompagnare, insieme a lei, alcune nostre mamme che stanno affrontando la sfida dell'anzianità e cambiamenti importanti di vita; la carità di fratelli e sorelle nella fede - e vogliamo qui ringraziare tra gli altri le sorelle del Carmelo di Brione - è sempre segno inequivocabile della Provvidenza del Padre dei cieli.
Anche all'interno della nostra piccola fraternità in questo anno ci sono stati alcuni passaggi importanti: abbiamo accolto la richiesta della nostra sorella Cecilia Maria di potersi trasferire nella comunità delle Sorelle Povere di Paganica (L'Aquila, Italia); da alcuni mesi stiamo vivendo con gratitudine l'arrivo tra noi di Federica, che con l'aspirantato ha cominciato il percorso di verifica e di conoscenza piu' diretta della nostra forma di vita; inoltre, il 28 agosto, nella solenne celebrazione presieduta da Mons. Valerio Lazzeri, Vescovo di Lugano, e concelebrata dai vescovi Mons. Pier Giacomo Grampa e Mons. Paolo Martinelli e da numerosi frati e sacerdoti, abbiamo gioito e ringraziato per il dono della Professione solenne di Sr. Chiara Paola; anche con le restrizioni imposte dalla pandemia abbiamo potuto riaprire ed accogliere così i suoi parenti e amici che hanno partecipato alla nostra gioia.
In ascolto dell'invito del Santo Padre a coinvolgersi attivamente nel percorso sinodale e della parola rivoltaci dal nostro Vescovo Valerio attraverso la recente lettera pastorale, ci siamo messe in cammino anche noi con la nostra Chiesa diocesana e siamo grate degli incontri e delle occasioni di confronto con tante realtà: le comunità, i consigli, le parrocchie, il Terz'ordine francescano, la Caritas diocesana, i vari movimenti e associazioni.
Attraverso i percorsi di formazione e confronto con le sorelle della nostra Federazione, con il Centro
Aletti ed anche con altre realtà francescane e monastiche che, paradossalmente, proprio l'occasione della pandemia ci sta facendo conoscere attraverso alcuni corsi online, c'è davvero tanta ricchezza che continuamente ci viene riversata in grembo; di tutto questo siamo grate al Signore e non possiamo qui non ringraziare di cuore anche i nostri cappellani, confessori e amici sacerdoti che con tanta fedeltà e generosità non ci lasciano mai mancare la grazia dei Sacramenti. E' sempre bello poi rivedere i volti de gli amici missionari e accompagnarli nelle loro partenze e ripartenze.
Un altro dono di quest'ultimo periodo è stata la possibilità di incontrare e conoscere di persona il nostro Sindaco Sig. Enzo Zanotti e i Municipali di Cademario: è stata una bella occasione di scambio e ci ha per messo di rinnovare a loro il desiderio di poter servire anche il nostro paese ed essere presenti, per quan to ci è possibile, a coloro che ci sono più vicini.
Il messaggero del Signore con l'altra mano indica Maria; sta dicendo a Giuseppe tutto il mistero, ma al contempo gli sta dicendo che tutto il mistero di cui, da uomo di fede, attende lo svelamento, incomincia in sua moglie. Non in lui, ma in sua moglie. E facendo di sua moglie qualcosa di completamente diverso da quello che lui aveva immaginato e desiderato.
Il Signore doni anche a noi, in questo Natale e nell'anno che iniziamo insieme, di riconoscere la Sua opera che si compie nell'altro che ci è posto accanto e di accoglierne con gratitudine il mistero.
Santo Natale a voi e a tutti i vostri cari!
ORARI DELLE CELEBRAZIONI
Venerdì 24 dicembre 2021, ore 22.30, Ufficio delle letture e Santa Messa di Natale nella notte
Sabato 25 dicembre, ore 17.00, Santa Messa di Natale
Domenica 26 dicembre, ore 17.00, Santa Messa, S. Famiglia
Venerdì 31 dicembre
ore 15.30, Esposizione del Santissimo Sacramento e adorazione eucaristica
ore 18.30, Te Deum e Primi Vespri della solennità della Madre di Dio
ore 23.15, Ufficio delle letture e Santa Messa
Sabato 1° gennaio 2022, ore 17.00, Santa Messa nella Solennità della Madre di Dio
Domenica 2 gennaio, ore 17.00, Il domenica di Natale
Giovedì 6 gennaio, ore 17.00, Santa Messa nella Solennità dell'Epifania del Signore
Per offerte queste le coordinate bancarie:
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