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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
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  • Cambiano le famiglie, ma «fare rete rimane determinante»

    Cambiano le famiglie, ma «fare rete rimane determinante»

    di Silvia Guggiari

    Conosce bene la realtà della famiglia e le dinamiche legate ad essa don Gian Pietro Ministrini che da oltre 40 anni segue le famiglie e in particolare dal 2008 è assistente e guida spirituale di «Famiglie in rete» il gruppo del vicariato del Mendrisiotto che propone eventi dedicati al contesto familiare. «È cambiata molto la geografia delle famiglie in Ticino – ci dice don Gian Pietro –: oggi più della metà delle coppie non sono sposate». Camminando con loro il sacerdote nota sempre più «la fragilità di queste coppie che di fronte a un impegno permanente spesso vanno in crisi». E per quanto riguarda i figli anche don Ministrini conferma il numero in costante calo: «Anche se il Cantone sta facendo molto per promuovere gli asili nido e le famiglie diurne, non è sufficiente per convincere le giovani coppie a fare figli. È bene ricordare che il valore del matrimonio non sta nel numero di figli ma nel saper vivere la comunione del matrimonio, ma è chiaro a tutti che il numero di figli sia palesemente diminuito. Anche nei corsi fidanzati spesso le coppie dicono che i figli rientrano nei desideri a lungo termine, nel presente c’è la professione e l’affermazione di sé. Oggi nella coppia spesso lavorano entrambi, le difficoltà economiche portano a ritardare il più possibile la scelta di avere figli e quando decidono di averli non è scontato che arrivino. Così, se durante i corsi fidanzati seguivano gli incontri sui metodi naturali per evitare una gravidanza, poi capita che tornino a chiedere informazioni e per capire come avere più possibilità di procreare anche dopo una certa età».

    Un aspetto fondamentale per don Ministrini rimane quello del fare rete tra famiglie: «Noto che c’è tanto desiderio di incontrarsi e di condividere esperienze, ma manca ancora il passaggio di farsi aiutare nei momenti più critici quando ancora si è in tempo. La rete, per quanto posso vedere, si ferma ai momenti conviviali, ma nei momenti di crisi può invece essere fondamentale trovare qualcuno con cui confidarsi».

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