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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (26 ottobre 2025)
  • La firma del

    Coronavirus: il 14 maggio la preghiera per l'umanità. Grande l'adesione tra i leader mondiali

    Iniziano a pervenire autorevoli adesioni di leader politici - soprattutto mediorientali - e rappresentanti di organismi internazionali all’appello promosso nei giorni scorsi dall’Alto Comitato per la Fratellanza umana, che ha indetto per il prossimo 14 maggio una giornata di preghiera, digiuno e invocazione per chiedere a Dio di proteggere l’umanità dalla pandemia da coronavirus.

    L’appello, subito rilanciato da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al Azhar, Sheikh Ahmed al Tayyeb, è stato accolto con «con gioia» a nome di tutto il popolo palestinese da Mahmoud Abbas, Presidente dello Stato di Palestina, che ha dichiarato che parteciperà a questo momento di preghiera, invitando il suo popolo a fare lo stesso.
    Anche il Re Hamad bin Isa Al-Khalifa, sovrano del Bahrain dal 2002, ha annunciato la sua adesione all’iniziativa del Comitato per la Fratellanza umana.

    Tra i leader che hanno subito espresso sostegno all’appello del Comitato figura anche l’ex premier libanese Saad Hariri, a capo del partito sunnita “Futuro”: «mi unisco al Grande Imam di Al Azhar, lo Sheikh Ahmed al Tayyeb, e a Sua Santità Papa Francesco, nel loro sostegno alla preghiera per l’Umanità del 14 maggio» si legge in un messaggio diffuso da Hariri attraverso il suo account twitter. Anche il Segretario generale dell’Onu, il portoghese Antonio Guterres, ha manifestato via twitter la sua adesione all’appello del Comitato per la fratellanza umana. «In tempi difficili» si legge nel messaggio diffuso da Guterres «noi dobbiamo alzarci insieme per la pace, l’umanità e la solidarietà».

    Domenica 3 maggio, con un messaggio diffuso in tredici lingue, e rivolto ai “fratelli” che credono in Dio Creatore e a tutti i “fratelli” in umanità, l'Alto Comitato per la Fratellanza Umana, in questo tempo segnato dal coronavirus, aveva invitato a “una giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione per l’umanità”. L'Alto Comitato per la Fratellanza Umana nel suo messaggio ha reso omaggio all’opera di medici e scienziati, e soprattutto ha chiesto ad ogni persona, in ogni parte del mondo, a seconda della sua religione, fede o dottrina, di «rivolgersi a Dio pregando, supplicando e facendo digiuno e le opere di misericordia», per chiedere che Egli «elimini questa epidemia, ci salvi da questa afflizione, aiuti gli scienziati a trovare una medicina che la sconfigga, e perché Egli liberi il mondo dalle conseguenze sanitarie, economiche e umanitarie della diffusione di tale grave contagio». Il Comitato ha quindi proposto di fare del 14 maggio «una giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione per l’umanità», chiamando sia i leader religiosi che tutte le persone nel mondo «a rispondere a questo invito umanitario e a rivolgersi a Dio con una sola voce, perché preservi l’umanità, la aiuti a superare la pandemia, le restituisca la sicurezza, la stabilità, la salute e la prosperità, e renda il nostro mondo, eliminata questa pandemia, più umano e più fraterno».

    L’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, composto da otto membri e presieduto dal Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, è stato costituito lo scorso agosto, pochi mesi dopo l’incontro a Abu Dhabi (4 febbraio del 2019), durante il quale Papa Francesco e il grande Imam di Al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, firmarono il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”.

    Agenzia Fides/red

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