Skip to content
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (1 luglio 2025)
CATT
  • COMMENTO

    Fecondità spirituale

    Ogni anima, quando è unita a Dio creatore di ogni cosa, diventa feconda nello Spirito.Spesso i frutti non si vedono ma ci sono. Maria ha generato un solo Figlio, ma è diventatamadre di una moltitudine. Apparentemente non ha fatto nulla di straordinario nella sua vitaterrena, ma era talmente unita a Dio che la sua fecondità non conosce limiti. Neldocumento “Lumen gentium” così leggiamo: “Anche nel ministero apostolico la Chiesasente di assomigliare alla Vergine, che generò il Cristo dopo averlo concepito per operadello Spirito Santo. Come lei, infatti, la Chiesa contribuisce efficacemente…alla crescita diCristo nei cuori dei fedeli. La Vergine costituisce quel nobile ideale di amore materno chedeve informare la missione apostolica di coloro che nella Chiesa lavorano per larigenerazione degli uomini. “ (L.G. 65) Nel suo libro “Colloquio interiore”, Suor Maria dellaTrinità (1901-1942), clarissa a Gerusalemme così scrive: “Una sola anima, per quanto siapiccola, pervasa dall’amore, può trascinare una moltitudine di altre anime”. Un pensieroanalogo è quello di San Serafino di Sarov, monaco ortodosso e mistico russo (1754-1833),che così incoraggiava i suoi discepoli: “Acquista la pace interiore e delle migliaia intorno ate troveranno salvezza”. Nelle nostre costituzioni monastiche dell’Ordine di S. Agostino alcapitolo dedicato alla fecondità apostolica è scritto: “La nostra vita claustrale, con la suaforza d’implorazione, in virtù della solitudine interiore, del silenzio e dell’intensa penitenzadà gloria a Dio, apre lo spirito dei non cristiani perché ascoltino il Vangelo e rende fecondanei cuori la parola di salvezza. Inoltre produce, per divina grazia, invisibili e reali frutti disantità e dona incremento all’Ordine e al popolo di Dio”. (50)Sia che siamo monaci, preti o laici, se preghiamo e viviamo nella carità, diveniamo come“vite feconda” e i frutti, anche se invisibili, sono reali. In parte li vediamo già ora ma solonell’eternità li contempleremo in tutta la sua pienezza. Nell’ultima Cena Gesù così afferma:“In questo è glorificato il Padre mio; che portiate molto frutto e il vostro frutto rimanga.” (Gv15,8)Nella Genesi la benedizione di Dio passa ad Abramo che lo rende padre di unadiscendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia sul lido del mare (cfr. Gn22,16-17).Anche nel salmo leggiamo: “Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti erigogliosi”. (sal 92, 15). Ogni età è feconda grazie a Cristo Gesù che è il primogenito diuna moltitudine di fratelli.Papa Francesco in piazza san Pietro il 3 settembre del 2014 così esordiva: “La Chiesa,nella fecondità dello Spirito, continua a generare nuovi figli in Cristo, sempre nell’ascoltodella Parola di Dio e nella docilità al suo disegno d’amore. La Chiesa è madre. La nascitadi Gesù nel grembo di Maria, infatti, è preludio della rinascita di ogni cristiano nel grembodella Chiesa, dal momento che Cristo è il primogenito di una moltitudine di fratelli e ilnostro primo fratello Gesù nato da Maria, è il modello…Tutti noi siamo nati nella Chiesa.Noi cristiani non siamo orfani, abbiamo una mamma, abbiamo una madre, e questo ègrande! La Chiesa è madre, Maria è madre”.Suor Sandra Künzli, O.S.A di Suor Sandra Künzli

    News correlate