Venerdi 13 dicembre, ore 20.00, Oratorio di Lugano
"C'è un proverbio polacco che dice: Se vivi con i giovani, sarai anche tu giovane. Così, io con voi, sono ringiovanito!”. Roma, 19 agosto del 2000, Giornata mondiale della gioventù, insieme ad oltre 2 milioni di giovani provenienti da tutto il mondo, c'è un giovane 80enne, Papa Giovanni Paolo II, che pronunciava queste parole .
La generazione Z, nata in quegli anni, non sa chi è stato quel Papa e cosa ha rappresentato per una intera generazione, ma il proverbio resta sempre valido!
Cosa e dove? L'appuntamento di stasera, ore 20 all'Oratorio di Lugano, in Piazza San Rocco, è il modo giusto per ringiovanire ascoltando i giovani,
sui giovani e per i giovani. L'occasione è la celebrazione per i 30 anni della
Convenzione dei diritti del fanciullo e dell'adolescente sottoscritta dall'ONU,
in cui si afferma la necessità che i giovani abbiano diritto ad essere
accuditi, educati, ascoltati e soprattutto ad avere la propria libertà di
espressione.
Il tema della serata? Mattia Bernasconi, 16 anni, del Liceo Everest
Academy, sarà uno dei protagonisti: "Si parlerà di social media e della comprensione
che abbiamo noi giovani di essi". E poi aggiunge con consapevolezza e
maturità che: "Il sistema educativo in parte è efficiente e in parte
bisognerebbe cambiarlo, soprattutto per la mancanza di attività per gli
adolescenti in Ticino". E ci tiene ad aggiungere: "Se dovessi mandare
un messaggio agli adulti, sarebbe quello di vedere le altre realtà, oltre alle
loro, per comprenderle e migliorarle invece di disprezzarle a priori." E
gli fa eco Isabella Letizia Guerra, 4 media a Besso: "Vorrei tanto parlare
ai docenti perché possiamo aiutarli a capirci (non vogliamo insegnare nulla,
eh, ma dialogare di piu"Il mondo che desiderano, quindi, che vogliono e che stanno costruendo:
fatto di social, vita digitale e di come vedono gli adulti. Con le loro aspettative
e problematiche proprie della generazione. I ragazzi al centro del palco e gli
adulti, come pubblico, ad ascoltare e interagire con domande: per alzata di
mano o in diretta via whatsapp!Chi? Valentina Testoni, mamma, moglie, mediatrice familiare e conduttrice dei gruppi di parola, e don Emanuele Di Marco sono gli ideatori di questo evento (Ispirati anche
dal Visionary Day di Ated ICT Ticino dello scorso settembre a Lugano). Dice
Valentina: "Saranno proprio i ragazzi tra i 14 e i 19 anni provenienti da
scuole medie, apprendistato, licei privati e pubblici a prendere la parola, a
tenere banco, a salire in cattedra... insomma a dare una "lezione" agli adulti. Simpaticamente si potrebbe sottotitolare:basta esperti e interpreti del pensiero giovanile! Hanno tutte le capacità e le
idee chiare per farsi apprezzare e farsi ascoltare".Un evento che sarà da precursore di un progetto più ampio che in futuro, da gennaio, avrà una cadenza bi-mensile.
L'incontro è aperto a chiunque: educatori, genitori, allenatori sportivi, capi scout, maestri