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  • Francia: la Chiesa si mobilita in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici

    Francia: la Chiesa si mobilita in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici

    Lungi dall'essere un semplice spettatore dell'evento, la Chiesa di Francia ha deciso di investire nell'arena sportiva dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. Una messa di apertura si terrà il 19 luglio 2024. Questo entusiasmo pastorale per lo sport ha le sue radici in quello del papato fin dal XX secolo.
    Lo sport, con i suoi valori di superamento di sé, solidarietà e rispetto per gli altri, è un campo privilegiato per l'evangelizzazione contemporanea e la promozione di una cultura positiva dell'incontro e dello sviluppo umano, radicata nei valori cristiani. La Chiesa lo ha capito da tempo.

    In occasione delle Olimpiadi di Parigi, la Conferenza episcopale francese ha lanciato un progetto intitolato Holy Games, il Vangelo è sport! Il progetto fa parte di un approccio ecumenico ed è stato avviato da Mons. Philippe Marsset, vescovo ausiliare di Parigi.

    “La Chiesa cerca di parlare di Gesù e di evangelizzare i giovani, ma questi non vengono quasi più in chiesa. D'altra parte, se si guardano le statistiche, quasi il 90% di loro va negli stadi”, ha dichiarato al quotidiano La Croix nel maggio di quest'anno. Dobbiamo quindi essere presenti per promuovere i valori della fraternità, della solidarietà e della pace”.

    Pontefici amanti dello sport

    L'entusiasmo della Chiesa per lo sport non è una novità. I pontefici del XX secolo hanno compreso chiaramente l'importanza pastorale e missionaria dello sport. Nel 1905, Pio X organizzò in Medio Oriente eventi sportivi per persone disabili, precursori dei futuri Giochi paralimpici. Pio XI, noto per il suo amore per l'alpinismo, scrisse dei benefici degli sport di montagna, mentre Pio XII, appassionato di ciclismo, si interrogò sul ruolo sociale dello sport, arrivando a dire nel 1945: “Come potrebbe la Chiesa essere indifferente allo sport?"

    Tuttavia, è stato Giovanni Paolo II, appassionato di nuoto, di montagna e di sci, definito “lo sportivo di Dio” dal cardinale francese François Marty durante la sua visita a Parigi nel 1980, a istituzionalizzare questo approccio. Il Papa polacco ha lasciato numerose omelie dedicate al mondo dello sport, considerando lo sport come un dono di Dio e “la gioia della vita”. Nel 2004 per volontà di papa Wojtyla è nata la sezione vaticana “Chiesa e Sport”, che fa parte del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e rappresenta il Vaticano presso il Comitato Olimpico Internazionale.

    La responsabilità educativa degli sportivi

    Il legame tra il Vaticano e il mondo dello sport è stato indubbiamente meno presente con Benedetto XVI anche se il cardinale Ratzinger ha espresso in varie occasioni giudizi molto positivi sullo sport. Papa Francesco sappiamo che è un grande appassionato di Sport, in particolare del calcio, e vede gli atleti a servizio dell'umanità, e non viceversa. Bergoglio ha sottolineato più di una volta, la loro particolare responsabilità educativa. Gli sportivi, ha esortato, devono dare il buon esempio a coloro che li ammirano, soprattutto ai giovani, sostenendo i valori del loro sport, come l'impegno, la perseveranza, la determinazione, il fair play, la solidarietà e lo spirito di squadra.

    Il superamento di sé come stato meditativo

    Queste virtù, coltivate attraverso la pratica sportiva, possono contribuire alla formazione umana e spirituale degli individui, in particolare dei giovani. Alessandra Maigre, già sportiva d'élite nell'hockey femminile (la sua mamma è ticinese della Valle Leventina) ha conseguito un dottorato in teologia all'Università di Friburgo ha scritto la sua tesi nel 2023 sulle sfide della spiritualità nello sport. Intervistata da RCF in occasione di una conferenza organizzata dalla Chiesa di Francia nell'ambito del progetto Holy Games, nell'aprile 2024, sul tema “Sport e comunione”, la teologa ha dichiarato: “La comunione in una squadra sportiva significa dare tutto, fare il passo più lungo della gamba. Questo impegno del singolo, in una “unità di corpo, anima e spirito”, ha qualcosa di trascendente, e persino un legame con il Trascendente. (vedi sotto intervista di catt.ch a Alessandra Maigre)

    Questa dimensione trascendente dello sport riecheggia la ricerca spirituale di molti nostri contemporanei, offrendo un'area di dialogo tra la Chiesa e la società. In vista del lancio dei Giochi Olimpici a Parigi, i vescovi francesi hanno ricordato l'eredità di figure cattoliche come Pierre de Coubertin (1863-1937) e il domenicano Henri Didon, che hanno guidato la rinascita dei Giochi Olimpici alla fine del XIX secolo.

    Formare operatori pastorali nel mondo dello sport

    Ma l'impegno della Chiesa nello sport non si limita a una semplice strategia di comunicazione. Una delle principali sfide di questo approccio è lo sviluppo di operatori pastorali capaci di intervenire nel mondo dello sport: cappellani, ma soprattutto allenatori consapevoli delle loro responsabilità educative e spirituali. I vescovi francesi non hanno sbagliato a proporre i loro Holy Games.

    (cath.ch/lb/traduzione e adattamento catt.ch).

    Holy Games, “giochi sacri basati sulla solidarietà e sulla missione”

    La Chiesa di Francia ha lanciato il progetto Holy Games per accompagnare spiritualmente i Giochi Olimpici del 2024. Il programma comprende diverse iniziative pastorali e di culto, sia passate che future. Queste includono

    • l'inaugurazione della cappella Notre-Dame-des-sportifs a La Madeleine il 9 settembre 2023, che accoglierà atleti e sostenitori fino alla fine dei Giochi paralimpici;

    • formazione di cappellani specifici per il Villaggio Olimpico;

    • organizzazione di tavole rotonde su sport e fraternità;

    • parrocchiani che corrono o camminano per riscoprire le chiese di Parigi.
      Il momento culminante di questa mobilitazione sarà la messa solenne celebrata per l'apertura della tregua olimpica, il 19 luglio 2024 nella chiesa della Madeleine. Presieduta da Mons. Laurent Ulrich, Arcivescovo di Parigi, questa celebrazione riunirà personalità del mondo dello sport e della politica, tra cui il Presidente del CIO, Thomas Bach, e potenzialmente il Presidente Emmanuel Macron. Sarà trasmessa in diretta su CNews e KTO.
      La Tregua Olimpica, adottata nel novembre 2023 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, durerà dal 19 luglio al 15 settembre 2024. Inizierà sette giorni prima dell'inizio delle competizioni e terminerà sette giorni dopo la fine dei Giochi paralimpici. LB

    Lucienne Bittar/traduzione e adattamento redazionecatt

    Leggi anche: intervista a Alessandra Maigre su Sport e spiritualità

    L'inserto catholica/cdt del 20 luglio 2024 presenterà una pagina dedicata al tema mentre la nostra trasmissione "Chiese in diretta su ReteUno di domenica 28 luglio offrirà un'intervista a Sandrine Ray che in Svizzera si occupa della formazione ecumenica dei cappellani sportivi,

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