Domani, domenica 20 ottobre, in Svizzera e nel mondo si celebrerà la Giornata Missionaria Mondiale, la cui colletta sarà destinata al Congo, da decenni segnato da conflitti armati. «Papa Francesco – scrivono i vescovi svizzeri nel loro appello – ci ricorda che la missione è affare di tutti, in un rapporto di reciprocità, e non di pochi specialisti o di organismi che vi sono adibiti in modo unilaterale». Così, «questa Domenica è un’opportunità per ognuno di noi. (…) Attraverso la preghiera e un gesto di solidarietà materiale, ognuno di noi può diventare parte di questo movimento missionario che crea e mantiene legami con altri credenti; in questo modo si manifesta l’universalità della Chiesa». Qui, il messaggio di Papa Francesco per la Giornata.
Sempre in occasione della Giornata, le Pontificie Opere missionarie pubblicano l’annuale dossier «Fides»: esso stima, rispetto allo scorso anno, l’aumento complessivo di 13,7 milioni di cattolici nel mondo. Tra le vocazioni cresce soprattutto il numero dei missionari laici e nel mondo i seminaristi in Asia e Oceania. In calo i preti.
Per la Giornata missionaria si segnalano, in Ticino, alcuni eventi: oggi alle 9 al Centro «La Torre» di Losone, il «Forum missionario» con la CMSI, con testimonianze missionarie; oggi e domani, il banco del dolce organizzato dall’Associazione «Medaglia miracolosa» di Mendrisio dopo la S. Messa prefestiva alle 18 e dopo le S.Messe domenicali delle 8.30 e delle 10.30. Infine, nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, per le comunità di Gravesano, Bedano e Manno,S. Messa domani alle 10, a seguire bancarella in favore dei progetti di Missio e pranzo comunitario alCentro «San Pietro»; quindi, alle 13, pomeriggio animato dall’associazione «Mezanmi», con giochi per imparare a conoscere la vita dei bambini ad Haiti.
L'operazione editoriale è firmata da don Arturo Cattaneo e mons. Graziano Borgonovo, con una nuova Prefazione di Rino Fisichella.
Il porporato austriaco - insigne teologo e collaboratore dei recenti pontefici - rivisita la santità di Giovanni Paolo II a 20 anni dalla morte e ci offre una testimonianza diretta dell'amicizia e stima che legava il papa polacco e lo scomparso vescovo di Lugano.
Dopo la scomparsa del fondatore, Silvia Scalisi racconta i progetti della Fondazione.