«San Giorgio – Elvezia! Elvezia – Ticino! Ticino – Massagno! Uno più uno – due! Due più uno – tre! Tre Pini, Tre Pini Massagno!». Con questo grido di entusiasmo è iniziato il campo estivo 2025 della Sezione scout Tre Pini di Massagno, che dal 29 giugno al 12 luglio ha animato la splendida Selma, in Val Calanca.
Circa 80 partecipanti – tra castori, lupetti, esploratori e pionieri – hanno vissuto un’esperienza indimenticabile fatta di natura, amicizia e avventure. Il tema di quest’anno, «Indiani e Cowboy», ha ispirato tutto il campo: tra accampamenti e giochi, i partecipanti hanno vestito i panni di esploratori della prateria e capi clan nativi. I castori, i più piccoli, hanno partecipato a un fine settimana speciale dormendo nella casa scout di Selma, tra boschi e sorrisi, scoprendo il valore del gruppo. Anche i lupetti hanno dormito in casa, vivendo avventure di branco, storie attorno al fuoco e spostamenti nel bosco.
Le testimonianze dei ragazzi
La lupetta Lena (n.d.r tra gli scout piccoli per età) racconta: «Per me la cosa migliore era la mia notte in tenda durante la notte dei lupetti passanti». Gli esploratori, accampati in tenda, hanno condiviso il campo in pieno stile scout: cucinare sul fuoco, costruire strutture e camminare nella valle alla scoperta del territorio.
Michelle, una ragazza del reparto, racconta: «Durante il raid è stato bellissimo svegliarsi al mattino e vedere il sole sorgere tra le montagne». I pionieri, oltre a vivere in tenda, hanno dato un contributo fondamentale all’organizzazione e alla logistica del campo. Hanno contribuito anche alla vita dei lupetti, preparando giochi e attività pensate apposta per loro, creando momenti di divertimento e crescita condivisa. Hanno inoltre fatto una trasferta in Austria, dove hanno potuto compiere visite, stare in compagnia e gustare ottimi piatti locali.
Leonardo, pioniere, racconta: «È stato bellissimo visitare l’Austria… e abbiamo anche mangiato davvero bene!». Domenica, nel cuore del campo, si è svolta la tanto attesa giornata genitori: un momento speciale in cui tutti hanno potuto accogliere le proprie famiglie a Selma.
altre immagini del campo scout
Il punto centrale è stata la Santa Messa da campo, in clima di raccoglimento e gratitudine. A seguire, un vivace bivacco condiviso, con canti, animazioni e sorrisi, ha riunito bambini, animatori e genitori in un’atmosfera di vera comunità. Ogni sera, attorno al fuoco o sotto un cielo stellato, lupetti, esploratori, capi e akele si riunivano per canti, racconti e riflessioni. I valori scout – rispetto, solidarietà, coraggio, responsabilità – sono stati vissuti concretamente, giorno dopo giorno. Il campo a Selma ha lasciato il segno nel cuore di tutti.
Dai castori ai rover (ndr nelle fasce d’età scout: dai piccoli fino agli adulti), ciascuno ha trovato il proprio spazio, imparato qualcosa di nuovo e costruito relazioni durature anche oltre due settimane. Con il cuore pieno di ricordi e nuovi legami, ora gli scout guardano con entusiasmo al campo cantonale «Bestiale 2026», certi che sarà un’altra grande avventura da vivere insieme, ancora più ricca e coinvolgente.
Perché «scout per un giorno, scout per sempre».
(red)