don Massimo Gaia*
Un centinaio di presbiteri e diaconi, tra cui diversi degli ordinandi diaconi e presbiteri del 7 settembre, ha partecipato alla seconda Assemblea diocesana del clero, a Bellinzona gli scorsi 2 e 3 settembre, nella splendida cornice della chiesa del Sacro Cuore e dello «Spazio Aperto».
Tempo di incontro, tempo di preghiera, tempo di ascolto, tempo di discussione costruttiva: tutto questo riassunto nel titolo della due giorni «Chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui» ( Mc 3,13).
È innegabile che noi, presbiteri, non abbiamo l’occasione di incontrarci spesso, per cui queste opportunità organizzate a livello diocesano sono momenti in cui si rinsaldano i rapporti, si consolidano le amicizie, si riprendono contatti e si conoscono persone nuove. I momenti conviviali e la cena alla Fattoria Ponzio del lunedì sera hanno avuto anche questo scopo. I lavori assembleari sono stati intensi e impegnativi. Il lunedì è stato articolato come una lunga «Conversazione nello Spirito». Dopo la celebrazione eucaristica e l’introduzione di mons. Alain De Raemy ,in assemblea abbiamo accolto suor Nathalie Becquart, sottosegretaria del Sinodo dei Vescovi, che ci ha introdotti all’«arte» della Conversazione nello Spirito e ci ha guidato attraverso le varie fasi di questo metodo. Un conversare fatto in una cornice di preghiera, affinché si possa ascoltare la voce dello Spirito e «ciò che lo Spirito dice alle Chiese».
Ciò che conta, in questa metodologia, non è tanto l’interazione dialettica, quanto l’ascoltare ciò che lo Spirito Santo suggerisce a noi e agli altri. In varie fasi di ascolto personale e reciproco, in alternanza tra tavoli di discussione (con una dozzina di partecipanti) e plenum assembleare, ecco che a poco a poco vengono vagliati i pensieri, le intuizioni, le sensazioni, le domande, i dubbi. Il frutto del lavoro è una serie di scritti in cui è sintetizzato tutto ciò che è emerso nei vari tavoli, comprese le indicazioni costruttive e le questioni ancora in sospeso. Materiale importante per il proseguo della programmazione diocesana. Il secondo giorno ha visto invece la partecipazione online di mons. Piero Coda, teologo e professore universitario e membro della Commissione teologica internazionale. Il suo intervento ha riferito a proposito dell’attuale Sinodo dei Vescovi (2021-2024) sul tema della «sinodalità». Un intervento lucido, illuminante, stimolante, arricchente: oltre a farci gustare la bellezza di ciò che si sta realizzando nell’ambito del Sinodo, ha implementato il tutto in una cornice teologica trinitaria e di una pastorale concreta, che ha colpito e stimolato tutti i presenti. Ne è la prova anche la discussione nei circoli che ne è scaturita: essi hanno fornito ulteriori indicazioni preziosissime che andranno inglobate in un documento di lavoro, frutto di questa assemblea. Il pomeriggio del martedì è stato dedicato alle comunicazioni sulle prossime attività in programma a livello di Chiesa diocesana e universale (ricordiamo almeno il prossimo GiubileoeAnnoSanto2025)e a una meditazione conclusiva di fra Roberto Fusco. È stato l’unico momento che, rispetto al programma originale da lungo preparato, è stato voluto in risposta alla cronaca recente, che così tanto ha colpito presbiteri e fedeli della nostra Diocesi. Ora si tratta di passare alla fase dell’implementazione, affinché i frutti di questo intenso lavoro divengano realtà incarnata in quella porzione di popolo di Dio che è la nostra diocesi.
*delegato per la pastorale diocesana
L’arciprete di Ascona, don Massimo Gaia, è stato nominato a giugno 2024 dall'Amministratore apostolico Alain de Raemy quale "delegato vescovile per la pastorale diocesana". Don Gaia, che resta parroco di Ascona, ha iniziato a settembre 2024 al 30% questo nuovo incarico diocesano. Mons. Alain ha spiegato all’Assemblea del clero che «don Gaia affiancherà il Delegato ad omnia don Zanini in particolare per quanto riguarda le iniziative e i progetti pastorali in corso (ad esempio non esaustivo: le reti, i ministeri laicali, la pastorale familiare, il diaconato permanente, la pastorale della salute, i giovani, i rifugiati, i catecumeni adulti…). Don Gaia rappresenterà l’Amministratore apostolico, garantendo all’Amministratore un aggiornamento costante sulla situazione pastorale in Diocesi, in modo da permettergli di mantenere con tutte le realtà pastorali un contatto più stretto e un coinvolgimento maggiore nelle diverse attività. La volontà è quella di migliorare la collaborazione e il coordinamento tra le diverse realtà diocesane e garantire un filo diretto con l’Amministratore, cercando così di rispondere tempestivamente ai bisogni concreti di tutti, per non sentirsi trascurati o dimenticati».
(red)
leggi anche: il messaggio dell'Assemblea ai fedeli del clero ticinese e del vescovo Alain
Leggi anche: l'intervista del Cdt al vescovo Alain dopo l'Assemblea del clero ticinese
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli