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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (7 giugno 2025)
CATT
  • Il tema della 54.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

    Con la scelta di questo tema, tratto da un passo del Libro

    dell’Esodo, 10, 2, Papa Francesco sottolinea come sia particolarmente

    prezioso, nella comunicazione, il patrimonio della memoria. Tante volte

    il Papa ha sottolineato che non c’è futuro senza radicamento nella

    storia vissuta. E ci ha aiutato a comprendere che la memoria non va

    considerata come un “corpo statico”, ma piuttosto una “realtà dinamica”.

    Attraverso la memoria avviene la consegna di storie, speranze, sogni ed

    esperienze da una generazione ad un’altra.

    Ogni racconto nasce dalla vita, dall’incontro con l’altro

    Il tema della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

    ci ricorda inoltre che ogni racconto nasce dalla vita, dall’incontro con

    l’altro. La comunicazione è chiamata dunque a mettere in connessione,

    attraverso il racconto, la memoria con la vita. Gesù faceva ricorso alle

    parabole per comunicare la forza vitale del Regno di Dio, lasciando

    agli ascoltatori la libertà di accogliere questi racconti e riferirli

    anche a sé stessi. La forza di una storia si esprime nella capacità di

    generare un cambiamento. Un racconto esemplare ha una forza

    trasformativa. Lo sperimentiamo quando ci confrontiamo, attraverso il

    racconto, con le vite dei santi. Un punto che, ultimamente, il Santo

    Padre ha ripreso rivolgendosi al Dicastero per la Comunicazione della

    Santa Sede, quando ha esortato a comunicare la “grande ricchezza”

    offerta dalla testimonianza di vita dei martiri.

    Fare della comunicazione uno strumento per costruire ponti

    Ancora una volta, al centro della riflessione, il Pontefice pone la persona con le sue relazioni e la sua innata capacità di comunicare. Il Papa chiede a tutti, nessuno escluso, di far fruttare questo talento: fare della comunicazione uno strumento per costruire ponti, per unire e per condividere la bellezza dell’essere fratelli in un tempo segnato da contrasti e divisioni.

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