Padre Robert Hagan conosce il Papa da 27 anni e sottolinea che Leone XIV sa coniugare un profondo legame con Dio fatto di preghiera e di desiderio di essere vicino alle persone. Il superiore della Provincia agostiniana di San Tommaso da Villanova traccia un profilo del confratello salito al Soglio di Pietro: "Ha questa incredibile combinazione di relazione orante con il Signore e il desiderio amorevole di stare con la gente. Questo figlio di Agostino è ora il Buon Pastore per tutti noi".
Un uomo di missione e comunità
Di Robert Francis Prevost, padre Hagan rammenta di quando era provinciale a Chicago e poi priore generale dell'Ordine. "Ho pronunciato i miei voti al priore generale Robert Prevost. Era gentile e disponibile, e ora in questo ruolo che riguarda tutti noi, si può capire perché Dio lo ha scelto". Secondo il religioso, la spiritualità di Leone XIV è profondamente radicata nei valori di Sant'Agostino. "Pontifex significa costruttore di ponti", ha osservato, aggiungendo che le sue parole riecheggiano gli accenti agostiniani: una chiamata alla pace, all'amicizia e alla comunità. Il Papa, sottolinea, aiuta il mondo a scoprire ciò di cui ha più bisogno oggi: “Veritas, Unitas, Caritas – verità, unità, amore, amicizia”.
“Chi c'è sul balcone? Quello è il nostro confratello!”
Il nuovo Papa, osserva ancora padre Hagan, ha conquistato il sostegno dei fedeli attraverso il suo stile di comunicazione: calmo, chiaro e accessibile. I giovani, dice, ne restano coinvolti, “anche coloro che hanno sbagliato sentono un invito a tornare”. Una parte importante del background di Leone XIV è la sua opera missionaria. “È americano, ma ha anche prestato servizio in Perù per 20 anni con i più poveri tra i poveri. Non ha solo imparato la lingua, ha imparato la cultura. Per noi, il priore generale era come un ‘mini-papa’”, sostiene padre Hagan. Che ricorda le emozioni dell’8 maggio scorso, il giorno dell'elezione. Ci fu un’esclamazione: “Chi c'è su quel balcone? Roberto Francisco Prevost! Quello è il nostro confratello’”. Nell'ufficio provinciale di Villanova, prosegue padre Hagan, la gente piangeva, rideva e si abbracciava. Alcuni studenti dicevano: “Ha camminato su questi stessi sentieri, ha studiato in queste stesse aule, ha mangiato in queste stesse mense. E ora è il Papa”.
Gli Agostiniani al fianco del Papa
Per padre Hagan i primi mesi di pontificato di Leone XIV hanno veicolato un messaggio di pace e riconciliazione. Due giorni fa, il 15 settembre, il Papa Leone si è rivolto ai membri del capitolo generale degli agostiniani, il suo Ordine, e ha detto loro che è il dono della carità divina ciò a cui - evidenzia padre Hagan - si deve guardare “se vogliamo vivere al meglio anche la vita comunitaria e l’attività apostolica, mettendo in comune i nostri beni materiali, come pure quelli umani e spirituali”. E ha concluso esortando i confratelli a continuare i lavori del capitolo “nella gioia fraterna e con il cuore disposto ad accogliere i suggerimenti dello Spirito”, per essere “apostoli e testimoni del Vangelo nel mondo”.
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