di Katia Guerra
Nel 1925, padre Paul Schulte, appassionato pilota, perse il suo amico, padre Otto Fuhrmann, in Sudafrica. Si conoscevano fin dai tempi della scuola. Venne punto da un insetto e morì a causa della mancanza di mezzi di trasporto. Consapevole che quella tragedia si sarebbe potuta evitare, padre Paul Schulte non riusciva a darsi pace. Fu così che, nel 1927, in Germania, fondò Miva, allo scopo di fornire alle missioni internazionali veicoli adeguati di ogni tipo. In Svizzera, un gruppo di studenti dei licei cattolici nazionali incontrarono padre Schulte e gettarono le basi per la fondazione di Miva anche in terra elvetica, che avvenne il 5 settembre 1932.
Da allora l’organizzazione umanitaria svizzera, che ha sede a Wil, insieme a numerose parrocchie, diocesi e organizzazioni non governative, realizza progetti nei Paesi del Sud del mondo (Africa, America Latina, Asia) e contribuisce ad offrire un futuro migliore a molte persone in difficoltà. «Miva è specializzata nel finanziamento e nella fornitura professionale di mezzi di trasporto e di comunicazione adeguati, la cui mancanza impedisce di realizzare i progetti in modo efficiente», ci spiega la direttrice Karin Schäfer. «Le persone che vivono sul posto conoscono perfettamente le proprie esigenze. Per questo motivo, Miva collabora con partner che operano in loco e il cui scopo è aiutare il numero più alto possibile di persone. Con i loro progetti, i partner di Miva agiscono sotto la propria responsabilità e sono in grado di fornire il loro contributo». Miva promuove quindi uno sviluppo sostenibile, affinché le persone possano migliorare autonomamente la loro situazione economica e sociale.
Dignità umana e solidarietà stanno alla base dell’organizzazione umanitaria, che fonda le sue radici nei valori cristiani. «Autoresponsabilità, autodeterminazione e libera espressione del proprio volere, indipendentemente dall’appartenenza etnica, religiosa, politica o sociale, sono valori essenziali per noi e si rispecchiano nelle nostre azioni e nelle relazioni con i donatori, i partner e i collaboratori di Miva», continua la direttrice Karin Schäfer.
Fra i molti progetti sostenuti da Miva c’è anche quello dei cinque centri nutrizionali dell’arcidiocesi di Davao City, nelle Filippine, dove i bambini delle baraccopoli ricevono pasti equilibrati, che danno loro la forza per affrontare la dura vita quotidiana, e assistenza medica. Miva ha finanziato l’acquisto di un nuovo mezzo di trasporto, in sostituzione di quello precedente, in cattive condizioni, che permette di affrontare la sfida logistica di preparare e distribuire pasti per 1000 bambini al giorno. Il veicolo è fondamentale per il coordinamento delle attività. Viene utilizzato per il trasporto dei bambini nelle cinque sedi e anche per recapitare gli acquisti dal mercato, oltre che per il trasporto di altro materiale.
Un appello a sostenere Miva è stato lanciato recentemente anche dalla Conferenza dei vescovi svizzeri.
Le donazioni possono essere versate sul conto IBAN CH58 0900 0000 9080 0000 0 intestato a MIVA, Hubstrasse 32, 9500 Wil SG oppure attraverso il sito miva.ch, dove si trovano anche molte informazioni su Miva e i progetti che sostiene.
Per ulteriori informazioni: miva Suizza - miva Schweiz - transportiert Hilfe
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli