Mons. Jean-Marie Lovey, vescovo di Sion, ha inviato la sua lettera di rinuncia al Papa il 2 agosto 2025, giorno del suo 75º compleanno.
«Sento spesso parlare di ‘dimissioni’, ma non è questo il caso», precisa Mons. Lovey a cath.ch. Un vescovo non ‘dà le dimissioni’, ma secondo il diritto canonico, procede, con l’invio della lettera al Papa tramite il nunzio apostolico, a un atto di rinuncia. Secondo il diritto canonico, il vescovo deve rinunciare al compimento del 75º anno di età. Può farlo prima per motivi di salute.
La lettera inviata il 2 agosto, non significa che il vescovo di Sion ha già lasciato l’episcopio con la valigia in mano. Deve infatti attendere la risposta da Roma. Il Papa può decidere di prolungare il mandato del vescovo. Mons. Lovey ha però confidato in un’intervista a cath.ch, nell’ottobre 2024, che pensava «davvero di lasciare il fardello. Non per disgusto, ma per permettere ad altri di prendere il testimone (…)».
Se la rinuncia sarà accettata, Mons. Lovey rimarrà a capo della diocesi fino a quando il nunzio apostolico in Svizzera, Mons. Martin Krebs, avrà trovato un successore potenziale dopo un’indagine. «Non sarò più vescovo di Sion nell’istante in cui il mio successore sarà ordinato», aggiunge Mons. Lovey.
Una “terna” per il Papa
Il nunzio condurrà un’indagine per individuare candidati potenziali e includere tre nomi in una lista, la “terna”, che sarà inviata a Roma. Secondo il canone 377 del Codice di diritto canonico, egli è invitato a consultare i vicari generali ed episcopali, i membri del capitolo cattedrale, i membri del clero o anche laici «riconosciuti per la loro saggezza», nonché la CES.
Il Papa sceglierà poi il nuovo vescovo tra i tre nomi. Il pontefice può anche rifiutarli e chiedere una nuova lista. In tal caso, il nunzio dovrà ripetere l’indagine.
Possono passare diverse settimane, se non mesi, prima che il nome del successore di Mons. Lovey sia conosciuto. Mons. Norbert Brunner aveva rinunciato al suo incarico all’età di 71 anni, nel giugno 2013. Jean-Marie Lovey era stato nominato l’8 luglio 2014 e ordinato il 28 settembre nella cattedrale di Sion. Era trascorso più di un anno tra la morte di Mons. Bernard Genoud, il 21 settembre 2010, e la nomina di Mons. Charles Morerod, il 3 novembre 2011.
Mons. Lovey ha annunciato a cath.ch che terrà una conferenza stampa per ufficializzare la risposta di Roma.
(cath.ch/bh/traduzione catt.ch)