di Silvia Guggiari
Una grande occasione per ripensare alla Chiesa, per coinvolgere i laici nella vita delle comunità e, anche, per sopperire alla mancanza di vocazioni nelle nostre comunità. Da alcuni anni, i Ministeri laicali del Lettorato e dell’Accolitato sono entrati a far parte della Diocesi a servizio delle Reti pastorali e delle varie parrocchie in maniera sempre più significativa, come ci spiega don Sergio Carettoni, responsabile del percorso, in questo articolo. Abbiamo sentito alcuni candidati, che ieri mattina in Cattedrale sono stati istituiti ministri, per capire i motivi alla base di questa scelta e i desideri su come poter spendere questo servizio alla Chiesa.
Tra i candidati al ministero dell’accolitato vi è Giampaolo Gotti, regista e attore di Verscio: «Ho scelto di diventare lettore – racconta – perché sentivo che attraverso il mio talento di attore teatrale, con l’utilizzo della parola, ma anche dei gesti e dello sguardo, potevo portare un servizio alla Chiesa. È chiaro che la liturgia non è il teatro, ma ci sono alcuni elementi in comune che possono essere valorizzati attraverso elementi umani, come una buona disposizione della voce e una buona relazione con il pubblico ovvero i fedeli».
Giampaolo ha poi deciso di continuare il percorso per il ministero dell’accolitato: «Credo che questo servizio aiuti a creare l’atmosfera giusta nelle nostre liturgie. Oltre a quello, il compito dell’accolito è anche quello di avvicinare le persone che non si possono recare in Chiesa attraverso il corpo di Cristo, là dove si trovano, a casa piuttosto che in altre situazioni di impedimento».
Il percorso di preparazione all’accolitato prevede incontri settimanali, spesso insieme agli altri Ministeri laicali (lettori e diaconi permanenti): lezioni sulle Sacre Scritture, di esegesi, di liturgia, corsi legati all’ecclesiologia e alla comunità cattolica. «A me in particolare è piaciuto quello di esegesi dell’Antico Testamento che mi ha permesso di riprendere alcuni studi che avevo fatto in passato». Con la celebrazione di oggi, Giampaolo sarà al servizio della diocesi, in particolare della Rete pastorale «Madonna della Fontana» nel Locarnese: «Insieme all’aspetto artistico, mi piacerebbe vivere anche quello ecumenico, con uno sguardo ai nostri fratelli protestanti, della Chiesa di Oriente e della comunità ebraica».
Anche Mariangela Bionda di Minusio vivrà oggi il conferimento dell’accolitato: «La scelta di intraprendere il percorso del lettorato è arrivata dopo l’incontro con il mio parroco – don Pio Camillotto – che mi ha aperto la mente attraverso le sue lezioni bibliche. Mi occupavo già di tante cose di volontariato che però non mi riempivano il cuore e l’anima, lui mi ha dato la spinta per fare qualcosa di diverso». Anche Mariangela, terminato il percorso per il lettorato, ha deciso di continuare per il ministero dell’accolitato: «Diventare accolita è qualcosa che sicuramente mi spingerà ad approfondire la mia fede, a leggere di più. Sono sempre stata molto solitaria, e credo che questa sarà un’opportunità per trascorrere questa fase della vita in maniera diversa, più legata e aperta al prossimo».
Tra i candidati al lettorato vi è una coppia di sposi della parrocchia del Sacro Cuore a Lugano, sono Linda Fornara Bertona, giornalista, e Alessandro Minelli, ingegnere. Una scelta maturata in coppia ma dettata da ragioni diverse, come ci dicono gli interessati. «Sono sempre stata vicino alla Chiesa e una volta diventata mamma ho sentito il forte bisogno di approfondire le Scritture: mi mancava la Parola vera di Dio, lo studio del Vangelo e della Bibbia», racconta Linda. «Sono convinta che noi nel nostro piccolo dobbiamo uscire dalle mura della Chiesa e provare a portare fuori la Parola di Dio». Per quanto riguarda il futuro, «vorrei continuare a vivere la mia esperienza di mamma, di moglie, di giornalista e di parrocchiana con un occhio di riguardo maggiore al prossimo».
In questa fase della vita, anche Alessandro ha sentito «la necessità di riprendere l’ascolto della Parola di Dio. Se guardo ai passi fatti nella mia vita, riconosco che le cose sono andate molto bene in tutto e in questo mi viene semplice vedere l’intervento di Dio. Ora, so bene che il tempo a disposizione per vivere questo ministero non sarà molto, ma mi piace l’idea di poter offrire un contributo ad altre persone, piuttosto che una rassicurazione alle famiglie o ai colleghi sul lavoro».
«Il Credo: testimonianza della fede che ci invita all’affidamento». Un ciclo di incontri a partire dai 1700 anni del Credo niceno-costantinopolitano. È la proposta della Rete pastorale «Madonna della Fontana » e della comunità di Losone.
Mercoledì 5 febbraio, alle ore 18.30, alla Filanda di Mendrisio l'autore sarà a colloquio con la giornalista Corinne Zaugg e lo scrittore Andrea Fazioli.
Giovedì 6 febbraio, alle ore 20.45, presso l’aula magna della Scuola Media Parsifal di Porza, si terrà un incontro che promette di offrire spunti preziosi per chiunque si trovi a vivere l’avventura dell’educazione, dentro e fuori dalle mura scolastiche.