Crescono le discriminazioni delle minoranze cristiane durante le feste natalizie: lo dimostrano le ricerche di Open Doors/Porte Aperte (www.porteaperteitalia.org) che annuncia che il prossimo 15 gennaio verrà resa pubblica la nuova WWList 2025, conosciuta come la mappa dei primi 50 Paesi dove più si perseguitano i cristiani al mondo, un progetto dietro al quale lavora nel corso dell’anno un team di ricercatori di Porte Aperte impegnato a monitorare la situazione dei cristiani nel mondo in 100 nazioni.
Il rapporto verrà presentato in Italia lo stesso giorno. L’associazione ricorda, inoltre, che oltre 365 milioni di cristiani (1 su 7) nel mondo sperimentano almeno un livello alto di persecuzione e discriminazione.
“Che tipo di Natale sarà per le comunità cristiane in Siria? Certamente di incertezza e preoccupazione. E per le comunità in Nigeria? Durante il Natale scorso oltre 30 villaggi nella zona di Bokkos e dintorni sono stati attaccati da estremisti Fulani, lasciando almeno 200 vittime e altre 10.000 sfollati. E che dire dei cristiani in Corea del Nord, paese dove non esiste libertà di fede, o in Libia dove sono incarcerati ancora vari cristiani? Senza dimenticare Iran, Somalia, Pakistan o l’Afghanistan dei talebani, dove ufficialmente la presenza cristiana è stata debellata? Non solo questi: tutta l’Africa Sub-sahariana – afferma Open Doors – è sconquassata dalla violenza anticristiana, mentre in Asia Centrale peggiora la libertà di fede, così come in India e in Cina le comunità non vivono una vera libertà religiosa”, sottolinea l’organizzazione.
Agensir
Il locale vescovo ha preso il provvedimento in due tappe: prima l'oscuramento notturno delle opere dell'ex gesuita accusato di abusi e ora la copertura.
A Roma più di mille partecipanti tra vescovi, delegati diocesani e invitati analizzeranno e voteranno, fino al 3 aprile, i contenuti delle sintesi del cammino avviato nel 2021. "Cambieremo le strutture", ha detto il card. Zuppi, ma serve “far scorrere la Parola di Dio nelle vene della società”.
Lo psichiatra di fama internazionale si interroga se anche per un non credente sia possibile parlare con Dio. Un libro che è un modo per dare voce alle tante persone che cercano, che non credono ma vorrebbero credere, che credevano e non credono più.