Oggi è la terza domenica di Avvento, la domenica della "gioia", quella generata da un Dio che sempre perdona e riscatta chi lo ama, che è venuto ad abitare in mezzo a noi, un Dio che non respinge mai le nostre richieste, purché siamo "disposti a metterci in discussione", a "convertirci". E' questo il primo passo da compiere nella preparazione al Natale che stiamo vivendo: lo mette in luce Papa Francesco ripercorrendo la Liturgia odierna, in occasione della preghiera mariana dell'Angelus.
Dio-con-noi sorgente di gioia e pace
Ai fedeli assiepati intorno al grande albero di Natale e all'imponente Presepe in Piazza San Pietro, il Pontefice ripete le parole rivolte dal profeta Sofonia alla "piccola porzione del popolo di Israele": "rallegrati figlia di Sion" "il Signore ha revocato la sua condanna". Dio "perdona" e "non punisce", ha un amore "incessante", "paragonabile alla tenerezza di un padre per i figli, dello sposo per la sposa", di conseguenza "non c'è più motivo di tristezza" e di "sconforto". E questo appello del profeta è particolarmente appropriato alla preparazione del Natale perchè, spiega il Papa, si appplica a "Gesù, l'Emmanuele, il Dio-con-noi", la cui presenza è la "sorgente della gioia".Continua a leggere su VaticanNews.