Continuano ad arrivare le testimonianze in seguito al pellegrinaggio della Pastorale giovanile diocesana a Taizé di qualche giorno fa. Ecco quella di Sara Fantoni di Pregassona, studentessa liceale di 16 anni, rivolta a don Rolando Leo che li ha guidati in Francia:
Ciao don, come stai?
Vorrei iniziare dicendo che appena siamo arrivati nella comunità di Taizé mi sono sentita in un nuovo mondo, totalmente differente da quello a cui sono abituata. Mi sono ritrovata in un'ambiente nel quale penso che ogni persona vorrebbe vivere poiché è un'ambiente di pace e serenità ed è per questo che dico che almeno una volta nella propria vita bisogna provare a passare una settimana in questa comunità.
Quello che mi ha subito colpita è stato il modo con il quale si riusciva ad interagire con persone di tutte le età e di tutte le nazionalità; mi ha colpito il legame che si formava immediatamente con chiunque si incontrasse per strada, in chiesa o in qualunque altro luogo. Questo legame penso sia dovuto alla consapevolezza che ognuno di noi ha una storia diversa alle proprie spalle ma che, nonostante tutto, tutti ci trovavamo lì con dei valori e con una fede comuni!
Mi sono sentita accolta dalla comunità anche attraverso la partecipazione al volontariato e alla condivisione con i Frère dei loro momenti di preghiera che trovo pieni di emozione e molto forti. Mi sono sentita abbracciata dal loro modo di vivere e dalla loro gioia nel condividere tutto ciò che hanno, con gratuità, a tutti coloro che passano del tempo presso di loro.
Ho anche avuto modo di riflettere a fondo su me stessa e sul mio rapporto con chi mi circonda ed ora che sono a casa, mi sento diversa, cambiata. Pensandoci più a fondo però mi rendo conto che non sono cambiata in alcun modo; sono solamente riuscita a scoprire un po' di più me stessa e sono riuscita a superare quella paura che molto spesso ci pervade pensando al giudizio che potrebbero esprimere gli altri si di noi. Mi sento ora libera da queste preoccupazioni e in pace con me stessa e con gli altri!
Inoltre, dopo questa esperienza mi sento calma e piena di forza per andare avanti perché mi rendo finalmente conto di non essere mai sola.