Leggere la Bibbia in modo serio ed appassionato conduce ad essere attenti, nella concretezza della vita, ai diritti di tutti, dunque anche di lavoratrici e lavoratori, in particolare quando essi sono messi a rischio da scelte economiche e professionali disumanizzanti. Sappiamo bene quanto, nel Sud del mondo, ma anche in non poche zone del nord del Pianeta, donne, uomini e bambini sono condannati, per sopravvivere e far sopravvivere, a lavorare in condizioni difficilissime se non terribili, che non si augurerebbero ad alcuno. Appoggiare quanto vi è di responsabile, dunque di umano nell'agire di società multinazionali che cercano giustamente di abbandonare ogni opzione di sfruttamento degli esseri umani e di distruzione dell'ambiente è una priorità etica irrinunciabile per noi e per tutte le generazioni che verranno dopo la nostra. Chi cerca di essere cristiano, chi condivide un'idea di essere umano aperto al trascendente e con i miei piantati per terra non può che appoggiare questa scelta di civiltà, che inciderà notevolmente, se diventerà normale, sul futuro prossimo e lontano della Terra e di tutti coloro che - e sono centinaia e centinaia di milioni - la abitano in condizioni di difficoltà, talora drammatiche. Ma non crediamo - noi privilegiati socio-economici del Nord del mondo - di essere al riparo dalle conseguenze esistenziali pesantissime che vivremmo, se l'irresponsabilità economica e sociale continuasse ad essere la norma per l'azione di tanti individui, gruppi e istituzioni. Sarebbe davvero peggio per tutti? Crediamo sostanzialmente di sì...