“L’Ucraina ha vissuto un’altra notte di paura a causa di un massiccio attacco missilistico e con droni da parte della Russia. Le conseguenze di questa barbara aggressione sono particolarmente tragiche per gli abitanti del quartiere Sviatoshynskyi di Kyiv, dove sono in corso operazioni di ricerca e soccorso sotto le macerie di un edificio distrutto, dove si sentono telefonate provenire da sotto le rovine e dove due bambini non sono ancora stati ritrovati”.
Comincia così, con parole concitate dall’emozione e dal dolore il messaggio dell’arcivescovo maggiore di Kyiv, Sviatoslav Shevchuk, diffuso a poche ore da uno dei peggiori attacchi russi sulla capitale ucraina con missili e droni che hanno ucciso almeno 9 persone, tra le quali due bambini, e ferito 70.
“Esprimo le mie più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime. Preghiamo per tutti coloro che sono stati uccisi innocentemente questa notte”. Shevchuk descrive l’orrore che si trova ora sotto le macerie: “Oltre alle vittime già identificate, sono stati rinvenuti anche frammenti di corpi, le cui identità non sono ancora state stabilite. Si sa anche di oltre 70 feriti, tra cui bambini e una donna incinta. Possa il Signore, risorto dai morti, accogliere nel Suo Regno le anime degli innocenti uccisi e donare guarigione e forza ai feriti”.
L’arcivescovo maggiore dei greco-cattolici ucraini ringrazia “tutti i soccorritori, medici e militari che senza paura e con sacrificio hanno salvato vite umane quella notte e ora continuano a lavorare sul luogo della tragedia, estraendo le persone dalle macerie e fornendo assistenza a chi ne ha più bisogno. Voi siete i guardiani dell’umanità e testimoni dell’amore per il prossimo”.
Il messaggio si conclude con un appello: “Invito i leader religiosi, i capi di Stato e le personalità pubbliche della comunità internazionale a parlare con una sola voce, a unirsi in un unico appello, a stringersi in un’azione comune per fermare l’aggressione russa contro l’Ucraina. Aiutiamo a far tacere le armi sulla nostra terra a lungo sofferente, a frenare le ostilità, a realizzare una pace giusta e duratura”. “Oggi Cristo Risorto – nostra pace – è in mezzo a noi”. “Lasciamo quindi che agisca attraverso di noi. Aiutiamo a fermare la guerra. Aiutiamo l’Ucraina a resistere e a vivere”.
Agensir