Domani, domenica 3 novembre, alle ore 15, presso la chiesa di Mosè e Aronne (Waterlooplein 207) ad Amsterdam si terrà la commemorazione ecumenica annuale in ricordo dei rifugiati deceduti alle frontiere europee nell’ultimo anno. L’evento vedrà la partecipazione di rappresentanti di diverse confessioni religiose.
Questa celebrazione mira a ricordare le vite spezzate di coloro che, in cerca di sicurezza e speranza, hanno trovato la morte tragicamente, spesso annegando in mare o morendo lungo altre rotte migratorie. I loro nomi saranno pronunciati, affinché nessuno di loro venga dimenticato.
Il programma dell’evento prevede che alle ore 13.30 la scrittrice Rosita Steenbeek discuterà la situazione dei rifugiati in Europa. Dopo la sua riflessione, sarà possibile incontrarla presso la Casa di Sant’Egidio (Waterlooplein 205) per un confronto aperto. Alle ore 15 commemorazione presso la chiesa di Mosè e Aronne. Abdelkader Benali, scrittore e conduttore televisivo, offrirà una riflessione sui drammi dei migranti e sulla necessità di non dimenticarli. Al termine del memoriale, si terrà una processione lungo l’Amstel, dove verranno deposti fiori in onore dei defunti.
L’evento è organizzato dal Consiglio delle Chiese di Amsterdam, Jeannette Noëlhuis, il Diaconato protestante, la Casa del Mondo e la Comunità di Sant’Egidio.
Forti le parole del leader della Chiesa greco ortodossa di Antiochia, vero e proprio «manifesto» delle attese di tanti cristiani siriani
Il messaggio lancia un appello per la liberazione “degli ostaggi, dei prigionieri, il ritorno dei senzatetto e degli sfollati, la cura dei malati e dei feriti, il ripristino delle proprietà sequestrate o minacciate e la ricostruzione di tutte le strutture civili che sono state danneggiate o distrutte”.
Oggi, 12 dicembre, è la sua festa. La testimonianza di quanto la purezza del cuore possa far fiorire nel mondo la bellezza.