Di fronte all’approvazione definitiva della legge che legalizza l’eutanasia nel Paese, la Conferenza episcopale dell’Uruguay (Ceu), attraverso una nota del proprio ufficio di presidenza, si pronuncia, alzando “ancora una volta la nostra voce a favore della vita”. Scrivono i vescovi: “Come abbiamo già affermato in diverse occasioni, riteniamo che questa legge promuova la ‘cultura della morte’. In un Paese con un alto tasso di suicidi, e con gravi difficoltà nell’affrontare il tema della salute mentale, questa legge va contro il valore e la dignità della vita umana e ci mette su una strada rischiosa che porta a naturalizzare la ricerca della morte come soluzione a situazioni della vita che possono essere affrontate in altro modo”.
La nota riprende alcune espressioni del messaggio diffuso nel giugno scorso dalla Ceu: “Ogni vita umana appare davanti a noi come qualcosa di unico, irripetibile e insostituibile, il suo valore è indipendente dal suo stato di salute, dall’etnia, dal sesso, dalla cultura, dalla situazione socioeconomica o da qualsiasi altra circostanza”. Concludono i vescovi: “Vogliamo continuare a lavorare a favore della cura della vita e della sua dignità, come riconosciuto anche dalla nostra Costituzione e dalla firma di vari trattati internazionali da parte del nostro Paese. Siamo convinti che condividere i momenti umani di maggiore debolezza possa trasformarsi in una grande opportunità, per trovare insieme il senso trascendente e profondo della nostra vita”.
Agensir