Nato in Spagna negli anni Sessanta da Kiko Argüello e Carmen Hernández, il Cammino neocatecumenale fonda le sue radici in un periodo storico caratterizzato dalla progressiva secolarizzazione della società con la crisi della fede e l’uscita dalla Chiesa, che ha portato con sé anche l’allontanamento dai valori cristiani. La riscoperta del battesimo, sul modello del catecumenato della Chiesa primitivo, frutto anche del Concilio Vaticano II, è stata la risposta per risvegliare e rinnovamento la vita cristiana, a partire dalle famiglie. Diffusosi in tutto il mondo, è approdato in Ticino più di cinquant’anni fa. Fu padre Callisto Caldelari a chiedere a Kiko Argüello di poter avviare anche in Ticino questa esperienza, dopo averla conosciuto, durante i suoi studi a Roma, nella parrocchia dei Martiri Canadesi. Le prime tre parrocchie ad introdurre, nel 1972, il Cammino neocatecumenale sono state Sant’Antonio a Locarno, San Lorenzo e Sacro Cuore a Lugano. Un grande impulso venne in seguito anche dal vescovo Eugenio Corecco che, durante tutto il suo episcopato, incoraggiò diversi parroci ad aprire l’esperienza del Cammino neocatecumenale. Agli inizi degli anni Novanta, nel periodo in cui il Seminario diocesano San Carlo fu trasferito da Friborgo a Lugano si iniziò a parlare anche di un Seminario diocesano Missionario Redemptoris Mater, che si concretizzò nel 1993 e prese infine sede a Melano.
Il Cammino è presente oggi nella parrocchia del Cristo Risorto di Lugano con 6 comunità composte da famiglie e giovani, a Pregassona con tre comunità, a Massagno, con una comunità, a Locarno, al centro Sacra Famiglia, una comunità, a Bellinzona, nella Parrocchia delle Semine, con due comunità. In questa realtà sono nate diverse vocazioni: quattro presbiteri, una suora di clausura, famiglie partite in missione o come itineranti.
Per celebrare i 50 anni di presenza del Cammino neocatecumenale in Ticino, sarà celebrata una Messa oggi alle ore 15 nella chiesa del Sacro Cuore a Lugano. A presiederla sarà il vescovo Alain de Raemy.
In questa occasione è stato preparato un opuscolo, nel quale sono riportate anche delle testimonianze di chi si è avvicinato al Cammino neocatecumenale. Sono storie diverse fra loro, ma accomunate dalla ricerca di un senso. Ci sono persone che si sono allontanate dalla Chiesa e che, grazie alla proposta del Cammino neocatecumenale, sono tornate, più o meno velocemente, sulla via del Signore: un itinerario fatto di incontri, insegnamenti, preghiera, esperienze, a volte gaie, a volte dolorose, ma nelle quali hanno visto l’opera del Signore. Altri, pur rimanendo legati alla Chiesa, hanno visto nel Cammino l’opportunità per ritrovare il senso del proprio battesimo.
Il Cammino neocatecumenale è una pastorale offerta alle parrocchie, ed è fondata su un percorso di riscoperta del proprio battesimo e della vocazione alla vita cristiana. Si svolge a tappe nell’ascolto e confronto esistenziale con la Parola di Dio, nella Liturgia vissuta in modo partecipe e nella vita della Comunità, sperimentando la comunione che solo Gesù Cristo può realizzare. Come frutto della conversione, i partecipanti sono invitati gradualmente ad inserirsi nella pastorale parrocchiale e diocesana.
red