Il vescovo Ilarion di Alfeev (57 anni) è stato "ministro degli esteri" della Chiesa Ortodossa russa fino al trasferimento a Budapest avvenuto sotto il Patriarca Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Si sa che la posizione di Ilarion divergeva sulle questioni belliche da quella ufficiale del patriarcato di Mosca. Ora Ilarion - che dal 2022 è metropolita ortodosso di Budapest - viene accusato di abusi. L'accusatore è un ex giovanissimo collaboratore di origini russo-nipponiche che ha lavorato nella sede metropolita di Budapest. Il giovane avrebbe sottratto beni di grande valore al vescovo (e per questo è ricercato dalla polizia) prima di fuggire in Giappone e formalizzare l'accusa di presunti abusi. A darne notizia alcune agenzie che riprendono i fatti e l'accusa da parte del giovane. Vi è anche una nota, pubblicata nel sito della metropolia ortodossa di Budapest che spiega la vicenda dal punto di vista di Ilarion.
Collaboratore di Kirill, Ilarion è un noto e affermato teologo e musicista. Già docente alla Facoltà di teologia di Friburgo e insignito di una laurea ad honorem da quella di Lugano, Ilarion è stato membro permanente del sinodo ortodosso, rettore degli studi post-laurea in Russia e capofila della rappresentanza russa nel dialogo cattolico-ortodosso.
La faccenda della denuncia viene riassunta in questo articolo di Lorenzo Prezzi su Settimana News. Il giornalista rende evidentemente attenti ad inserire la faccenda anche "all’interno di tensioni che interessano la cupola della gerarchia ortodossa russa e le carriere personali dei gerarchi in un contesto di guerra".
Qui l'articolo di Lorenzo Prezzi
agenzie/red
Il 6 gennaio 2025, il Congresso americano ha ufficializzato l'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. Ma quali saranno i punti di convergenza e divergenza della sua politica con la Chiesa americana e l'insegnamento cattolico?
Nel report curato dalle Pontificie Opere Missionarie le storie degli otto sacerdoti e dei cinque laici assassinati in varie parti del mondo nel corso dell'anno che sta per concludersi.
L'ex numero due del patriarcato di Mosca, già allontanato dal suo incarico in Russia accanto al patriarca Kyrill nel 2022, ora viene rimosso dalla guida della Chiesa ortodossa russa nella capitale ungherese dove era stato mandato. L'accusa è di "scandalo indecente". È stato professore a Friburgo.