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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (20 settembre 2025)
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  • Papa Francesco ha avviato una "conversione ecologica", ora è tempo di "cambiare rotta"

    di Silvia Guggiari

    In occasione dei 10 anni della Laudato si’, l’enciclica sull’ecologia integrale pubblicata da papa Francesco, è in programma per venerdì prossimo 26 settembre un convegno organizzato da Caritas Ticino al quale prenderanno parte esperti vaticanisti e docenti che ripercorreranno questo decennio analizzando i cambiamenti intrapresi dalla società. Tra i relatori vi è Alessandro Gisotti, Vice Direttore Editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, che abbiamo intervistato.

    Alessandro Gisotti, come è cambiata la sensibilità della società in questo decennio?

    Non c’è dubbio che, anche grazie alla Enciclica Laudato si’, la sensibilità ambientale nella Chiesa e nella società in generale sia cresciuta molto nell’ultimo decennio. Francesco ci ha esortato con molta forza ad una “conversione ecologica” nella convinzione che la custodia del Creato e lo sviluppo umano integrale vadano insieme. Dobbiamo poi riconoscere che è proprio grazie a questo documento di Dottrina Sociale che sono nate tante iniziative di base come il Movimento Laudato Si’ che ha mobilitato varie realtà in molti Paesi. Dal Brasile alle Filippine, Laudato Si’ ha ispirato iniziative di economia sostenibile che abbiamo voluto raccontare in una rubrica multimediale sul sito Vatican News.

    A dieci anni da Laudato si’, si può dire che la proposta è stata recepita? Abbiamo cambiato rotta?

    Come dicevo, non c’è dubbio che c’è – soprattutto nella Chiesa – una nuova consapevolezza su quella che Francesco chiama la “Cura della Casa Comune”. Certo, sono processi lunghi perché Laudato si’ chiama ad un cambio di mentalità, un cambio radicale del sistema economico. Sostenere perciò che abbiamo cambiato rotta è eccessivo, ma certamente si è cominciato seriamente a spostare la rotta. Ci sono molte note positive. La Settimana Laudato Si’, svoltasi quest’anno, ha coinvolto migliaia di persone che hanno fatto proprio l’appello di Bergoglio ad ascoltare il “grido della terra e dei poveri”. La Piattaforma d’Azione Laudato Si’, lanciata nel 2021, coinvolge numerose diocesi in tutto il mondo. E tanti giovani, non solo cattolici, oggi trovano nell’Enciclica una bussola che indica la direzione di un impegno.

    Come si pone Papa Leone davanti alla proposta e ai temi di Laudato si’?

    La custodia del Creato è senza dubbio uno dei temi che, già da questo inizio di Pontificato, è emerso in modo più evidente in Leone XIV. C’è quindi una perfetta sintonia con il messaggio contenuto nella Laudato Si’. Del resto, quando era vescovo in Peru, Robert Prevost ha conosciuto le devastazioni portate dai fenomeni climatici estremi come El Niño. Ecco perché fin dai primi giorni dopo l’elezione, ha sottolineato con discorsi e atti concreti il suo impegno per la tutela dell’ambiente. Papa Leone ha celebrato la Messa per la Custodia del Creato il 9 luglio a Castel Gandolfo, utilizzando per la prima volta un nuovo formulario liturgico da lui approvato. E l’inaugurazione del Borgo Laudato Si’, proprio a Castel Gandolfo, è un grande segno di continuità e sviluppo sui temi dell’ambiente.

    Come ha concretizzato il Vaticano gli insegnamenti dell’enciclica?

    Oltre al Borgo Laudato Si’ - un luogo straordinario che coniuga ambiente, cultura e fede - sono tante le iniziative messe in campo in questi ultimi 10 anni. Impossibile ricordarle tutte. Il Governatorato vaticano ha rivoluzionato il centro di raccolta rifiuti nello Stato e acquistato autoveicoli elettrici per i Vigili del fuoco e per la Gendarmeria. È stata attivata una rete di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici dei dipendenti ed è stata installata una vetrata fotovoltaica sui Musei Vaticani. Proprio in questi ultimi mesi è stato inoltre annunciato che nell’area extraterritoriale di Santa Maria di Galeria, vicino Roma, verrà realizzato un grande impianto agrivoltaico denominato “Fratello Sole”. Tante opere concrete, dunque, per ispirare anche la Chiesa a livello locale e le istituzioni civili ad impegnarsi seriamente sul tema della eco-sostenibilità.

    Alessandro Gisotti

    Nato a Roma nel 1974, giornalista professionista, è vice-direttore editoriale dei media vaticani dal 2019. In precedenza ha diretto “ad interim” la Sala Stampa della Santa Sede. Dal 2000 al 2017 ha lavorato al radiogiornale internazionale della Radio Vaticana, di cui è stato vice-caporedattore. Ha insegnato Teorie e Tecniche del giornalismo alla Pontificia Università Lateranense. Tra le sue pubblicazioni il volume “Il Decalogo del Buon Comunicatore secondo Papa Francesco”, con prefazione del cardinale Luis Antonio Tagle.

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