Tra le tante iniziative che ruotano attorno alla Fondazione Francesco e al Centro Sociale Bethlehem presso la Masseria della solidarietà a Lugano in queste settimane c’è anche la mostra “Donna, sogno di luce” dell’artista italiano Francesco Attardo. L’esposizione che è soprattutto a scopo benefico a favore della Fondazione Francesco il cui direttore è il cappuccino fra Martino Dotta e dell’ACLI di Lugano, affronta il tema della violenza sulle donne, anche attraverso il linguaggio simbolico non figurativo dell’arte astratta, invitando ad una riflessione profonda e personale.
Alcuni redattori di Comec (catholica,catt.ch,Strada Regina e Chiese in diretta) sono stati a pranzo il 22 dicembre al Centro Sociale e poi, introdotti da Fra Martino, hanno visitato la struttura e l’esposizione.
La mostra
L’artista Francesco Attardo raffigura la tematica della violenza contro le donne usando l’arte astratta e alcune scultura di arte figurativa. Riguardo alle tele Attardo usa la potenzialità espressiva di tele estroflesse nelle quali evoca l’impronta emotiva: fratture visive, tensioni cromatiche, linee spezzate si fanno metafora di identità violate. “Ogni suo quadro ‘estroflesso’ - scrive Emanuela Rindi nell’opuscolo di presentazione della mostra - è un campo di forze tra visibile e invisibile, tra dolore e possibilità di rinascita.
Altre immagini della giornata
Accanto alle tele astratte sono esposte anche alcune sculture recentissime di matrice più figurativa, per quanto evocativa, ispirate all’immagine della donna albero e quindi vita. Figure simbolo di resilienza e di trasformazione. “Le radici della donna raffigurata - spiega la Rindi - affondano in un terreno fatto di memoria, di sofferenza, di silenzi forzati, mentre i suoi rami si protendono verso un altrove possibile, aperto alla Luce. Non c’è resa in questa figura: anzi resistenza”. Un progetto artistico quindi dal forte valore comunicativo e simbolico che non per niente è stato inaugurato in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne e resterà presente alla Masseria fino all’Epifania. Il progetto mostra pure come anche l’arte di questo tipo sia capace di trasformarsi in un significativo, inatteso e prezioso atto di cura.
Il Centro Sociale Bethlehem
La gestione del Centro sociale Bethlehem a Lugano è assicurata dalla Fondazione Francesco per l’aiuto sociale dal 2019. Lo scopo di tale iniziativa è di garantire continuità e consolidamento a questo genere di sostegno umanitario essenziale, trasferito dall'ottobre 2023 presso la Masseria della solidarietà di Cornaredo (Porza-Lugano). Il Centro sociale Bethlehem è uno spazio di ospitalità di base. Tramite un approccio informale e – nel medesimo tempo – professionale, si propone di rispondere a forme diverse di prima necessità. A chiunque è data la possibilità di usufruire di ascolto ed aiuto, indipendentemente dalla propria condizione sociale e legale, dal genere d’appartenenza, dall’origine nazionale o religiosa. Tra i servizi offerti figurano: colazione, pranzo e cena, orientamento sociale, doccia, bucato, cambio abiti e accesso a internet.
Quanto al pranzo, è data la possibilità di ritirare porzioni di cibo pronte da asporto (dalle 12.30 alle 13.00) oppure di consumarlo in presenza (dalle 11.30 alle 13.00). La cena è servita dalle 18.00 alle 19.00 ed esiste anche la possibilità dell’asporto.
Infine, ricordiamo che il progetto sostenuto dal Rotary Club Lugano ha consentito il recupero architettonico e strutturale del complesso della Masseria di Cornaredo, comprensivo del torchio in essa contenuto – bene culturale protetto a livello cantonale – e conferisce nuova vita a uno spazio pregiato e situato nel cuore nel Nuovo Quartiere Cornaredo, da anni inutilizzato.