Alcuni cimiteri sono diventati luoghi d’attrazione, dal Pére-Lachaise di Parigi al Monumentale di Milano. Ma è interessante anche perdersi tra i prati verdi di un camposanto britannico, in mezzo ai loculi di villaggi sperduti, o ancora nei cimiteri arroccati sulle pendici di una montagna.
Ogni luogo che ospita la vita umana conserva anche uno spazio per ricordare chi c’era e non c’è più, almeno fisicamente. E passeggiare in mezzo alle tombe, da quelle più imponenti alle più semplici, fino alle lapidi trascurate e coperte dall’erba, muove i sentimenti più intimi. La commozione per una persona cara, l’empatia per uno sconosciuto, la curiosità per una frase o una fotografia. Il pensiero della morte, la propria e quella degli altri.
Passeggiate nei piccoli cimiteri (Ediciclo Editore, 2024) è un libro sorprendente, gustoso, disincantato e profondamente umano. L’autore, Claudio Visentin, è docente di Storia del turismo all’Università della Svizzera italiana, oltre che scrittore e saggista. Le sue considerazioni si alternano a brani letterari, inserti biblici, canzoni e poesie. Le delicate illustrazioni di Elena Bonini accompagnano i lettori nella riflessione.
Capita di sfogliare le pagine e ritrovarsi immersi nei propri pensieri, seguendo il percorso dell’autore che parla del «cimiturismo» (neologismo dello stesso Visentin), cioè appunto l’esperienza di visitare i luoghi di sepoltura.
C’è spazio anche per un excursus sull’arte dell’epitaffio, la scritta commemorativa che ormai raramente viene apposta sulle lapidi. Poche parole che invece restituiscono una traccia di storia, della persona defunta e del tempo in cui ha vissuto. È utile «fare amicizia con la nostra morte» – scrive Visentin nell’Epilogo – «dare spazio a questo pensiero, tenerla vicina, pur senza esagerare; è necessario ogni tanto scendere nell’abisso, ma non è un buon luogo dove abitare». Le passeggiate nei piccoli cimiteri, particolarmente in questa settimana, sono un buon allenamento. (GA)
Al libro Passeggiate nei piccoli cimiteri sarà dedicata la puntata di Strada Regina di sabato 2 novembre (ore 18.35, RSI La1).
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli