di don Emanuele Di Marco*
Ai bambini si può parlare della guerra? Ci sono argomenti particolarmente delicati da affrontare con i bambini: aggressività, affettività, morte, sofferenza... e guerra. Durante il corso di religione, proprio per il tono confidenziale e anche a motivo dei contenuti, spesso i bambini sono stimolati a parlare di questi temi. I docenti non sempre si sentono autorizzati a parlarne, alcuni genitori non osano, i media... sul tema sono particolarmente attivi.
Si può affermare che i bambini che adesso sono alla scuola elementare hanno sentito parlare della guerra con una certa insistenza da quando erano piuttosto piccoli... l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha inevitabilmente avvicinato il tema: sia per la frequenza con la quale se ne parla, sia a motivo di alcuni arrivi di persone sfuggite alla guerra anche alle nostre latitudini.
La crisi della striscia di Gaza ha ulteriormente avvicinato il tema della guerra ai bambini. Parlarne con i piccoli – con estrema prudenza, coinvolgendo altri attori educatori, mai schierandosi da una parte e dall’altra – è importante, per crescere la cultura della pace e coinvolgere gli allievi nell’edificazione di una società della pace. Parlarne, o meglio, creare delle aree di dialogo sul tema, consente di dare modo di ascoltare ed esprimere un panorama di pace.
Affrontare “la guerra” con i bambini consente quindi di costruire con essi una strada buona di dialogo, per sua natura efficace a livello educativo e stimolante sul piano didattico.
La guerra genera delle emozioni contrastanti: le aree di dialogo sulla pace permettono di vedere ed equilibrare le emozioni. Non si educa ignorando temi così importanti: il buon educatore è infatti accanto al bambino nel processo di apprendimento in tutte le situazioni possibili.
Come sempre è necessaria prudenza e cura, dall’inizio alla fine, dell’attività. I tempi ristretti dell’UD di religione non consentono di allargare il tema. Tuttavia gli stimoli importanti, per i vari gradi scolastici ci sono.
Quali quindi alcune indicazioni importanti se si vuole parlare con i bambini della guerra? Il dialogo, con la possibilità di espressione di emozioni e contenuti, evitare immagini forti e privilegiare quelle evocative, condividere con altri docenti – in ottica interdisciplinare per l’attivazione di competenze trasversali – attività e progetti, la comunicazione alla direzione scolastica, la neutralità davanti ai conflitti rispetto ad uno o l’altro popolo, per evitare il “discorso del buono e del cattivo”.
I bambini sono i primi a desiderare la pace, con loro e per loro si può costruire un mondo migliore.
*direttore UIRS
Appuntamento: GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 2025 dalle 20:45 alle 21:45 via zoom (il link verrà pubblicato sul sito www.uirs.ch il giorno prima). COME SI PARLA DELLA GUERRA E DELLA PACE NELL’ORA DI RELIGIONE? Webinar per docenti