Con il tradizionale “ingresso”, sabato 30 novembre, il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, ha dato inizio al periodo di Avvento a Betlemme. Il corteo del Custode, dopo aver lasciato Gerusalemme, lungo la strada che porta a Betlemme, ha fatto tappa al monastero ortodosso di Mar Elias, dove è stato salutato da una delegazione della comunità di Beit Jala. Subito dopo il corteo ha ripreso la marcia per arrivare alla Basilica della Natività, non prima di aver attraversato il check point israeliano situato nei pressi della Tomba di Rachele, aperto per questa occasione. Padre Patton, con il suo vicario custodiale padre Ibrahim Faltas, ha quindi percorso a piedi, scortato dai gruppi scout, la Via della Stella, che porta direttamente alla piazza della Mangiatoia e alla attigua basilica della Natività.
Nel tragitto ha ricevuto i saluti di tanti bambini che avevano in mano dei cartelli inneggianti alla pace e alla speranza, in un clima sobrio ben lontano dalle feste che solitamente si facevano negli anni scorsi e comunque prima della guerra scoppiata il 7 ottobre scorso. Un modo chiaro per testimoniare rispetto per le sofferenze della popolazione.
Il locale vescovo ha preso il provvedimento in due tappe: prima l'oscuramento notturno delle opere dell'ex gesuita accusato di abusi e ora la copertura.
A Roma più di mille partecipanti tra vescovi, delegati diocesani e invitati analizzeranno e voteranno, fino al 3 aprile, i contenuti delle sintesi del cammino avviato nel 2021. "Cambieremo le strutture", ha detto il card. Zuppi, ma serve “far scorrere la Parola di Dio nelle vene della società”.
Lo psichiatra di fama internazionale si interroga se anche per un non credente sia possibile parlare con Dio. Un libro che è un modo per dare voce alle tante persone che cercano, che non credono ma vorrebbero credere, che credevano e non credono più.