Si è svolta sabato sera a Mendrisio la veglia itinerante dal titolo «Missionari di speranza tra le genti» organizzata da Missio e dalla CMSI (Conferenza Missionaria della Svizzera Italiana). Punto d’incontro era la chiesa Parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano; da lì i partecipanti, circa una sessantina, si sono incamminati verso la Chiesa dei Cappuccini. Durante la serata si sono alternate alcune testimonianze provenienti dai diversi continenti: per l’Asia, una suora della “Casa del sorriso” di Chiasso della Congregazione delle Figlie di Santa Maria di Leuca ha raccontato della difficile situazione delle Filippine dove, nonostante la povertà, le alluvioni e le carestie, mai manca la speranza. Per l’Africa, padre Abraham, sacerdote della comunità eritrea ortodossa in Ticino, ha recitato una preghiera in tigrino. Per l’Europa, la signora Bruna Clerici Gagliardini di Novazzano ha raccontato l’esperienza di accoglienza attiva all’oratorio con gli asilanti di Chiasso. Una bella testimonianza che ha fatto emergere come anche senza partire per luoghi lontani si può essere missionari e portare speranza. Per l’America, c’è stata poi la testimonianza di Lailton Almeida del gruppo Shalom di Bioggio, arrivati dal Brasile per “risvegliare” l’occidente cristiano.
In conclusione, padre Francesco Rapacioli, superiore generale del PIME, ha portato la sua testimonianza, raccontando la difficile situazione dei cristiani in Bangladesh, paese ospite dell’Ottobre missionario, dove è stato missionario a lungo.
A questo link l’intervista a padre Rapacioli: Missionari da 175 anni tra le tante forme di povertà · CATT
A questo link l’intervista l’intervista a Padre Peter Chanel Gomes sulla situazione dei crisriani in Bangladesh: Dal Ticino al Bangladesh, "siamo parte di una stessa Chiesa" · CATT