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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (14 maggio 2025)
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  • Padre Mauro jöhri e papa Francesco

    Da Francesco a Francesco: due uomini, un solo Vangelo

    Che cosa unisce il frate di Assisi e il primo papa gesuita della storia? Una scelta dirompente nel nome e nello stile: vivere il Vangelo nella sua radicalità e semplicità. Lo spiegherà Fra Mauro Jöhri nella conferenza «Da S. Francesco a Papa Francesco. Il Cristianesimo», in programma mercoledì 14 maggio alle ore 18.00, nella sala al 4° piano del Centro Pronto Intervento di Locarno.

    «Il fatto che il primo gesuita eletto papa scelga il nome Francesco stupisce, e non poco», sottolinea padre Jöhri. Una sorpresa che diventa punto di partenza per un confronto profondo tra due testimoni del Vangelo. San Francesco, nel suo Testamento, scrive che fu il Signore stesso a rivelargli di vivere “secondo la forma del santo Vangelo”. Allo stesso modo, papa Bergoglio intitola il suo primo documento Evangelii gaudium, la gioia del Vangelo, proponendo una Chiesa “in uscita”, povera e per i poveri.

    Nel suo intervento, il cappuccino grigionese metterà in luce la comunanza spirituale tra i due, evidenziando come entrambi abbiano incarnato un cristianesimo fondato sulla fraternità, l’umiltà e l’inclusione. «Nessuno escluso», afferma Jöhri, sottolineando come entrambi i “Francesco” abbiano reagito, nei rispettivi tempi, ai cambiamenti profondi della società e della Chiesa.

    Per cogliere l’originalità del messaggio del santo di Assisi, è essenziale leggere la sua vita nel contesto del passaggio dall’epoca feudale a quella dei comuni. Così come comprendere le scelte di papa Francesco implica leggere i “segni dei tempi”, tra riforme ecclesiali e nuove sfide globali.

    Fra Mauro Jöhri, classe 1947, è una voce autorevole e appassionata: originario di Bivio (GR), è stato Ministro generale dei cappuccini dal 2006 al 2018 e oggi risiede al convento della Madonna del Sasso. Con una lunga esperienza di insegnamento e accompagnamento spirituale, porta nella sua riflessione il respiro della Chiesa universale e la concretezza della vita fraterna.

    Una serata da non perdere per chi desidera ritrovare l’essenziale del cristianesimo, nel segno di due uomini guidati dallo Spirito e innamorati del Vangelo. Un’occasione per riscoprire, con profondità e semplicità, la gioia della fede.

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