di don Nicola Zanini, Delegato dell’Amministratore Apostolico della Diocesi di Lugano
Anche per il Giubileo che inizierà il prossimo Natale, la nostra Diocesi potrà vivere come per gli scorsi Giubilei un pellegrinaggio a Roma.
Sono tanti i passaggi della Scrittura, sia nell’Antico come nel Nuovo Testamento, che ci presentano persone significative in cammino. Dovendo scegliere, questa volta penso ai Magi, anche se fuori dalla finestra il tempo caldo non è ancora presagio di Natale. Il viaggio-pellegrinaggio dei Magi ha dovuto misurarsi con la fatica del tempo, con il tarlo del dubbio, con la necessità delle domande, con l’esperienza dell’ostilità e con la docilità a confrontarsi con la Parola di Dio. Scelgo allora i Magi, come compagni di viaggio, perché il loro percorso è simile a quello che stiamo vivendo nell’oggi della Chiesa. Anche noi cercatori di speranza e di luce. Ai Magi era bastato un segno nel cielo per intraprendere un viaggio di cui non conoscevano affatto la meta. Un’intuizione accesa da Dio nel loro cuore: quanto bastava per mettersi in cammino. Noi conosciamo la meta dei nostri pellegrinaggi: ad aprile, per il Giubileo, sarà Roma. Ma in fondo anche per noi, a metterci per strada è sempre la possibilità che qualcuno ci guardi con occhio di predilezione, che Qualcuno ci riscatti dal nostro anonimato, che qualcosa ci faccia sentire voluti, benedetti e amati. A metterci in movimento è Qualcuno a cui affidare la propria esistenza, per ritrovare speranza. I Magi, con in cuore le loro domande, finiranno per trovare la risposta tanto ricercata. Tutto questo, però, ancor prima che essere la narrazione di un evento di oltre duemila anni fa, deve essere cronaca del nostro cuore. Sia per chi viaggia concretamente, come qualcuno di noi farà verso Roma, sia per chi sa che la vita stessa, pur tra le mura di casa, è un cammino, insieme.
Per i Magi, lo sappiamo, il cammino non termina a Betlemme. Da lì riparte per un’altra strada. Sì, finché dura quest’oggi, la vita non è fatta di mete raggiunte ma di continue partenze, lasciandoci interpellare da ciò che lo Spirito stesso accende nei nostri cuori. Ne sono assai convinto: sarà l’esperienza che potremo fare a Roma, pellegrini di speranza come i Magi; e lo sarà pure per chi, non potendoci seguire, ci accompagnerà da casa, perché siamo tutti familiari dentro la Chiesa.
Un grande evento di fede, quasi imperdibile, attende i ticinesi nell’Anno Santo del 2025: il pellegrinaggio diocesano a Roma in occasione del Giubileo, guidati dal vescovo Alain. Le date previste sono dal 7 al 10 aprile 2025. I primi dettagli: viaggio in treno con il Frecciarossa. Costi: Fr. 800.00 per persona in camera doppia, pensione completa. Fr. 875.00 per persona in camera singola, pensione completa (disponibilità limitata!). Ultimo termine d’iscrizione il 15.12.2024 (salvo esaurimento posti). Informazioni e prenotazioni: Opera Diocesana Pellegrinaggi e-mail odplugano@catt.ch telefono 091 922 02 68.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli