Di recente pubblicazione, la nuova rivista di Caritas Ticino vuole soffermarsi sull’importanza di generare un valore sociale, come enunciato nell’editoriale dal direttore Stefano Frisoli, ovvero sulla necessità di superare quello che è stato il divario abissale instauratosi tra il modello economico ed il modello sociale. In poche parole, si afferma che non possono esistere due mondi differenti in questo campo, ma ci deve essere una correlazione in cui si intrecciano le vite umane con l’economia; si devono superare i modelli liberali, che «hanno come asse portante, l’individuo e la competitività selettiva». Generare valore sociale significa quindi rendere l’individuo parte di una società, far sì che ognuno possa realizzarsi nella relazione con l’altro, tema su cui si soffermerà nella rivista anche Dante Balbo, per evidenziare come l’incontro rimane sempre avvolto da un profondo mistero, l’altro rimane altro, non lo si può esaurire nella sua interezza e complessità. In numerosi contributi ritorna quindi spesso il tema dell’economia circolare, evidentemente necessaria affinché si realizzi un modello che rispetti l’essere umano nella sua verità. Alla fine, quindi, la soluzione può stare nell’«esserci in modo proattivo, supportare i processi territoriali» per arrivare davvero a «generare valore sociale». Nella rivista, si trova anche il rapporto annuale 2023 di Caritas Ticino.
(red/dp)
Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)