di Federico Anzini Il voto del 14 giugno 2015 ha reso possibile in Svizzera la diagnosi preimpianto. Ma la sua applicazione concreta è regolata da una legge che va ben oltre le proposte del Governo. Ampiamente annunciata, ma partita un po’ in sordina, la raccolta di firme per questo importante tema che mette al centro la dignità dell’uomo. Perché firmare? Il Consiglio federale aveva aperto soltanto alla possibilità per le coppie portatrici di anomalie genetiche (qualche centinaio di coppie all’anno) di effettuare la DPI. Il Parlamento ha invece già ampiamente esteso la modifica di legge prevista dal Governo, permettendo la diagnosi preimpianto a tutte le coppie che fanno uso della procreazione assistita e permettendo, in particolare, lo screening cromosomico. Questo è totalmente inaccettabile: è la selezione degli embrioni sani per scartare quelli meno sani, la scelta di chi ha il diritto vivere e chi no. Molti che aveva votato «sì» alla modifica costituzionale non sono però disposti ad accettare una legge che si spinge così in là. Ad oggi, numerose associazioni vicine al mondo dell’handicap si sono già fatte avanti per sostenere il referendum. La dottoressa Linda Leidi faceva notare saggiamente: perché, per quanto riguarda test diagnostici e scelte di cura, applicare nel pre e nel postnatale criteri diversi? Per esempio io salterei in un congelatore? Oppure congelerei uno dei miei figli già nati? La risposta è “no” per me e penso per tutti. Allora perché se piccolo “si”? Perché produrre 12 embrioni se non me la sento di dare la vita a 12 figli? Per scegliere i migliori? Con che criterio? Con i figli già nati lo faccio? Ne scelgo solo alcuni e mi libero degli altri? I test di diagnosi pre-impianto su cui possiamo votare propongono una “chirurgia dell’embrione” cioè un vero e proprio intervento chirurgico pericoloso per prelevarne una parte, una amputazione: il campione prelevato viene esaminato per stabilire la composizione dei suoi cromosomi non in vista del suo bene ma di una sua eventuale soppressione in caso di difetti. Viene trattato come una cosa, consultarlo non si può. Questi mini bambini nelle mani sospettose del biologo hanno il ruolo di “capro espiatorio” della nostra società. Su di loro riversiamo tutte le nostre inquietudini e preoccupazioni circa la felicità nostra e dei nostri nascituri: quelli un po’ malati vengono distrutti “per il bene di tutti”. Bisogna accettare che anche il malato ha un posto importante nella società e costruire un contesto culturale dove si possa fare esperienza che tutto, ma veramente “tutto concorre al bene” anche ciò che capita a ognuno di noi nella vita prima o poi, di imprevisto, doloroso e difficile. Come firmare? Verranno allestiti dei punti di raccolta firme nelle principali città del Cantone. Nel frattempo è possibile scaricare il formulario dal sito www.LPAM-no.ch, sottoscriverlo e inviarlo all’indirizzo indicato. Il termine per inviare i formulari compilati e firmati è il prossimo 20 novembre. di Anzini Federico