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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (7 ottobre 2025)
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  • Eugenio Corecco (1931 - 1995), fu vescovo di Lugano dal 1986 alla morte

    Eugenio Corecco, profeta della Chiesa sinodale

    È in uscita in questi giorni l’edizione speciale del Bollettino dell’Associazione Amici di Eugenio Corecco, in occasione del 30° anniversario della morte del vescovo di Lugano. Il volume raccoglie gli interventi e le testimonianze del convegno svoltosi a marzo all’Università della Svizzera italiana (USI), insieme a numerosi altri contributi inediti, offrendo un ritratto ricco e sfaccettato di una figura che continua a parlare alla Chiesa di oggi. L’arrivo del Bollettino si pone come segno concreto del lavoro di riflessione e memoria che ha accompagnato le giornate di Lugano. E rimette al centro il cuore del messaggio di mons. Corecco: una visione profetica della Chiesa come comunione, che oggi risuona con forza nel dibattito sulla sinodalità.

    Una voce profetica per la Chiesa di oggi

    Il cardinale Marc Ouellet, prefetto emerito del Dicastero per i Vescovi, nel suo intervento all’USI ha definito Corecco «profeta della Chiesa sinodale», capace di anticipare temi che sono stati al centro del pontificato di Papa Francesco e oggi di Papa Leone XIV. «Anche ad uno studio sommario, l’opera di Mons. Corecco si rivela profetica in rapporto all’attuale sviluppo di un’ecclesiologia sinodale», ha dichiarato Ouellet. «Confesso di aver ricevuto una forte conferma dal contatto con il suo pensiero, che non conoscevo a fondo». Le sue parole hanno offerto la chiave di lettura dell’anniversario: non un semplice ricordo, ma il riconoscimento di una voce che continua a indicare vie nuove per la Chiesa.

    La statura di un uomo

    Accanto alla riflessione teologica, non sono mancate le molte testimonianze personali, tutte riportate nel Bollettino. Il cardinale Angelo Scola, presidente dell’Associazione Amici di Eugenio Corecco, ha rievocato l’amico come un uomo autentico, capace di vivere e morire nella fede. «Corecco – ha detto Scola – aveva la statura di un uomo vero, e nel momento della prova estrema ci ha insegnato che cosa significa il trapasso alla vita eterna». Le pagine scritte negli ultimi mesi rivelano una dedizione totale, che Scola ha definito una vera forma di martirio cristiano. Un’eredità che non riguarda solo chi lo ha conosciuto, ma interpella anche le nuove generazioni, chiamate a proseguire quel cammino di fede e donazione che lui ha testimoniato fino alla fine.

    Tre intuizioni profetiche

    L’attualità di Corecco emerge soprattutto in tre punti fondamentali, messi in luce dal cardinale Ouellet nella sua intensa lezione riportata integralmente nel Bollettino:

    1) La Chiesa come comunione. Per Corecco, il Concilio Vaticano II aveva restituito al popolo di Dio il protagonismo della fede. La sinodalità non era un semplice metodo organizzativo, ma il riflesso del mistero stesso della Communio. «Mons. Corecco – ha sottolineato Ouellet – radica la sinodalità nella Communio, ispirato dalla teologia orientale con le sue tradizioni liturgiche e mistiche». 

    2) Il riconoscimento dei carismi. In un tempo in cui il Codice di diritto canonico del 1983 esitava a valorizzarli, Corecco li considerava costitutivi. «Il carisma è l’elemento cardine della costituzione della Chiesa, accanto alla Parola e ai Sacramenti», affermava. Per lui, i movimenti ecclesiali non erano aggiunte marginali, ma segni dello Spirito da integrare nella vita ordinaria delle comunità. 

    3) Un nuovo diritto canonico. Discepolo del canonista Klaus Mörsdorf, Corecco proponeva un “diritto della grazia”, superando la visione rigida della societas perfecta. «Uno dei suoi contributi maggiori – ha spiegato Ouellet – è stato il superamento della dicotomia tra carisma e istituzione, integrando visibile e invisibile della Chiesa in un’analisi giuridica nuova».

    La Facoltà come eredità viva

    Segno concreto di questa visione è stata la fondazione della Facoltà di Teologia di Lugano. Non solo una scuola per il clero, ma un “laboratorio culturale” di fede e ragione, di tradizione e innovazione. «La FTL – ha detto Ouellet – incarna il desiderio di Corecco di offrire alla Chiesa un luogo in cui la teologia sia servizio alla comunione e alla missione». Ancora oggi, la Facoltà rimane un ponte tra mondo accademico e comunità ecclesiale, testimoniando la convinzione di Corecco che la teologia non sia un sapere astratto, ma un’esperienza condivisa che alimenta la vita del popolo di Dio.

    Sintesi di un’eredità

    Trent’anni dopo la sua morte, l’uscita dell’edizione speciale del Bollettino dell’Associazione Amici di Corecco ricorda a tutti che il Vescoco Eugenio non appartiene al passato. È un maestro che ha insegnato a vivere la fede come comunione, a riconoscere i carismi come parte costitutiva della Chiesa, a pensare il diritto canonico come strumento di grazia. Il cardinale Ouellet lo ha detto con chiarezza: «Gli attuali dibattiti sulla sinodalità non hanno ancora preso la misura di questo pensiero ricco ed equilibrato». È questa la sfida che il vescovo di Lugano lascia in eredità: non solo ricordare, ma lasciarsi provocare dal suo pensiero profetico. Perché la Chiesa, oggi come allora, ha bisogno di profeti che sappiano indicare il cammino.

    Giornata degli Amici di Corecco – 11 ottobre 2025

    Dopo le belle esperienze degli anni passati, iniziate nel 2004, l’Associazione Amici di Eugenio Corecco è lieta di invitare tutti alla giornata di convivenza e amicizia che si terrà sabato 11 ottobre 2025 presso il Collegio Pio XII di Breganzona-Lucino.

    L’incontro si svolgerà con qualsiasi tempo, secondo il seguente programma:

    Ore 10.30 – S. Messa presieduta da P. Mauro Giuseppe Lepori, Abate generale dell'Ordine Cistercense
    Ore 12.00 – Pranzo comunitario
    Ore 13.30 – Momento assembleare con testimonianze del gruppo famiglie “Cana”, nato dopo la morte del Vescovo Eugenio e affidato alla guida di P. Mauro. Interverranno anche alcune famiglie.

    Sarà disponibile il nuovo bollettino speciale per il 30mo. Le iscrizioni al pranzo sono chiuse (causa esaurimento posti).

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