Si è svolta nel pomeriggio di S. Giuseppe, mercoledì 19 marzo, la Via Crucis della speranza di "famiglieinrete" a Novazzano. Un centinaio di persone (adulti, bambini e ragazzi) ha percorso la salita al locale “Monte della Croce”, che è proprio un cammino impegnativo e faticoso, che fa pensare a quello del Calvario, nel bosco, accanto alle Stazioni della Via Crucis.
Ognuno aveva tra le mani un fascicoletto realizzato per l’occasione, che ha permesso di seguire bene riflessioni, preghiere e canti. I ragazzi hanno mostrato, di volta in volta, alcuni simboli molto espressivi come catino e asciugamano (Pilato), un grosso sasso (cadute di Gesù), un grande cuore (incontro con Maria), un grande chiodo antico, una vasetto con seme germogliato (Pasqua).
Precedeva una croce con incastonata una piccola pietra proveniente dal Santo Sepolcro e ognuno ha ricevuto una piccola croce colorata ricavata dal guscio di un frutto africano eseguita da fratelli dell’Uganda e un fiore di carta con un bel messaggio che invita alla speranza.
Alla fine è stata invocata la Benedizione sui numerosi papà presenti nella loro festa. Un momento conviviale a tavola presso l’Oratorio (e non sono mancati i tradizionali tortelli di S. Giuseppe) ha concluso il bel pomeriggio.
Dopo la scomparsa del fondatore, Silvia Scalisi racconta i progetti della Fondazione.
Domani alle 18.30 alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, la presentazione del progetto co-diretto dalla prof.ssa ticinese, insegnante a Monaco, Daria Pezzoli-Olgiati, e con la partecipazione del ricercatore Baldassare Scolari, «Grenzgänge. Religion und die Alpen».
La presa di posizione dell'associazione, che si è occupata di adozioni internazionali dagli anni '60 fino al 2010, sollecita il Consiglio federale a ritornare sulla sua decisione, presa lo scorso 29 gennaio.