di Laura Quadri
Come racconta la storica cronaca apparsa nel volume curato dal Giornale del Popolo «La grande visita della Madonna Pellegrina» (1980), Magadino, Vira, Piazzogna, Fosano, Neggia, Indemini furono alcuni tra i paesi e le frazioni visitati dalla Madonna pellegrina nel ‘49 sulla sponda est del Lago Maggiore, con la sorpresa del cronista, che si interpellava: «La visita della Madonna pellegrina: non è forse il più grande avvenimento religioso dei nostri paesi?». Un ricordo di grande gioia che le comunità della Rete pastorale del Gambarogno custodiscono ormai da 75 anni a questa parte, quando nei primi di maggio di allora la statua della Madonna del Sasso «scese» dal Santuario sulla rupe, per attraversare nel suo lungo viaggio per il Ticino numerevoli chiese e parrocchie.
«Per noi la Madonna pellegrina fu uneventoimportantissimo,direieccezionale. Le fonti storiche e alcuni dei testimoni ci raccontano che in quei giorni piovesse. Tuttavia, solo nel piccolo paesino di Indemini, radunando tutta la Valle Veddasca, furono almeno 300 i partecipanti all’arrivo della statua».
A condividere con noi il ricordo è Mauro Clerici, membro del Consiglio pastorale della Rete, che a partire da queste testimonianze ha deciso di lanciare un’iniziativa, nella speranza di poterla concretizzare presto: fare un appello a cittadini e ai parrocchiani affinché recuperino eventuale materiale
storico, le fotografie in particolare, che riguardassero queigiorniechelimettanoadisposizione per allestire una piccola ma significativa mostra, che ripercorra quei giorni e l’entusiasmo della popolazione nel prepararsi all’arrivo della statua.
«L’ideale sarebbe averla pronta per l’autunno. Dato infatti che nei mesi di settembre e ottobre in ognuna delle nostre comunità vi sarà almeno unafestamariana,pensavamodi fare un richiamo per queste festività diquellochefulaMadonnapellegrina nellenostrezone.Sappiamoalriguardo chelefotoincircolazionesono tante ma non è mai stato fatto un lavoro e un appello simile. Speriamo, con il materiale raccolto, di allestire deipannellichepoisposteremo di chiesa in chiesa, mano a mano, in coincidenza delle ricorrenze mariane », spiega Clerici.
Un’iniziativa che rientra nel rilancio della Rete pastorale avvenuta con la consultazione sinodale nel periodo post-pandemico: «È dopo il covid e poi con l’attiva partecipazione al Sinodo e al questionario sinodale, che siamo tornati a sentirci comunità e abbiamo iniziato a mettere in rete le realtà parrocchiali. Con il Consiglio pastoralecitroviamo4-5volteall’anno. Ci occupiamo anche del Bollettino, che è dunque un Bollettino di rete, ma anche di organizzare momenti di lectio divina una volta al mese, ritiri quaresimali con tutte le comunità della Rete e molto altro ancora, in sinergia. Si può davvero dire che dal Sinodo qualcosa è nato, il cammino da fare è ancora lungo, ma almeno è iniziato e la mostra potrebbe essere un tassello che si aggiunge ».
I materiali, come ci segnala Clerici, vanno consegnati entro il 15 agosto alla signora Frida Spinella di Vairano (079 103 53 80)
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