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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 giugno 2025)
CATT
  • I numerosi partecipanti dei Consigli parrocchiali

    A Lugano, il Giubileo dei Consigli parrocchiali: un evento con i laici per guardare al futuro

    di Laura Quadri

    Un incontro molto partecipato, con la testimonianza di un prezioso lavoro di volontariato e con alcune suggestioni operative per il futuro. Tale è stato il Giubileo diocesano dei Consigli Parrocchiali, tenutosi nella mattinata di ieri, sabato 14 giugno, all’Istituto Elvetico di Lugano. A raggiungere il luogo, per l’incontro con mons. de Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, parrocchiani e membri dei Consigli parrocchiali da tutta la Diocesi, dalle Terre di Pedemonte, fino a Coldrerio e oltre. Nei volti dei partecipanti si leggeva la soddisfazione per un momento che è stato soprattutto opportunità di condivisione, incontro e scambio reciproco delle proprie esperienze, tra soddisfazione e fatiche.

    Catt.ch ha raccolto la voce di Gianluca, Poletti, Segretario del Consiglio parrocchiale di Coldrerio, realtà oggi composta, con il parroco don Pawel, da cinque membri. L’incontro giubilare è cominciato con una scenetta comica allestita dalla Compagnia di Mendrisio, che però faceva anche riflettere: illustrava il clima dei Consigli parrocchiali, riflettendone alcune dinamiche. «Un inizio simpatico, ma anche realistico e molto gradito», dice Poletti. Il vescovo poi ha parlato della natura concreta dei consigli parrocchiali, facendo uso di una icona biblica.

    Alcuni momenti

    «Il Vescovo ha citato il passo biblico, in cui si ricorda come Dio abbia creato sin da subito, “le cose visibili e invisibili”, riferendosi alla natura molto concreta dei Consigli parrocchiali. Ma ha poi ben specificato – e questo mi ha colpito molto, sottolinea Poletti – che il fatto di lavorare nei Consigli parrocchiali non è solo un lavoro burocratico e amministrativo, ma è un ruolo fondamentale per la Chiesa, permette di mantenere una parrocchia attiva e funzionante. È un ruolo dunque non solo materiale, ma anche spirituale. Personalmente mi ha rincuorato, mi ha ricordato l’essenziale del mio impegno. Il vescovo ha quindi ringraziato molto per il lavoro di volontariato necessario di tutti».

    Un compito che viene svolto in collaborazione con la Diocesi. Tale è stata l’osservazione portata, assieme ad altre, da mons. Nicola Zanini, intervenuto successivamente. Partendo da una riflessione sul numero delle parrocchie oggi esistenti, che sono più del doppio dei Comuni del Cantone. «Viceversa ci sono parrocchie che non riescono a trovare i volontari per formare un Consiglio parrocchiale e dunque sono in gerenza».  La Curia, sottolinea Poletti, riprendendo e commentando le parole di mons. Zanini, «sta anche pensando a un organismo composto da persone già presenti nei vari Consigli parrocchiali e che possano mettersi a disposizione per un compito di ulteriore coordinamento, a livello diocesano, dei rapporti con i vari Consigli parrocchiali, affrontandone puntualmente le problematiche e dove possibile offrendo soluzioni attuabili». Insomma, un contributo all’insegna di maggiori scambi tra la Diocesi e i Consigli parrocchiali. «A me ha lasciato un buona impressione, anche agli altri membri del mio Consiglio parrocchiale. Gli aspetti sollevati e messi in campo sono positivi. Così come è stato positivo, alla fine, che la parola sia stata data al pubblico dei presenti: sono uscite ulteriori problematiche, è stato uno scambio proficuo», conclude Poletti.

    Sul prossimo numero di Catholica/Cdt un approfondimento con altre voci.

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