Il Papa esprime il suo dolore per gli “insensati atti di violenza”, che hanno colpito negli ultimi giorni la Serbia, con le sparatorie nella scuola primaria Valdislav Ribnikar di Belgrado e nel paese di Mladenovac, a circa 50 chilometri dalla capitale, con un totale di 16 morti. In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, indirizzato a monsignor Ladislav Német, arcivescovo di Belgrado e presidente della Conferenza episcopale internazionale dei Santi Cirillo e Metodio, Francesco assicura preghiere ed esprime le sue condoglianze a chi è stato colpito “da questi insensati atti di violenza”, e si unisce “spiritualmente all’umano dolore di quanti piangono la morte delle vittime innocenti che consegna all’abbraccio amorevole del Signore Risorto”. Il Papa quindi, impartendo la benedizione apostolica, invoca “la consolazione e la forza dello Spirito Santo sulle famiglie in lutto e sui feriti affinché siano sostenuti nella loro fede”.
Le stragi
All’indomani della sparatoria nella scuola media a Belgrado, nelle vicinanze della capitale serba è successa un’altra tragedia. Almeno 8 persone sono state uccise dopo spari in diversi villaggi mentre 14 persone sono rimaste ferite. L’incidente è avvenuto ieri notte attorno alle 23 e questa mattina dopo l’operazione delle forze speciali e della polizia e un lungo inseguimento, il sospettato assassino è stato arrestato. La sparatoria è avvenuta nei villaggi di Dubona, Malo Orasje e Sepsin. Non è chiaro il motivo dell'attacco.
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