Le persone in difficoltà finanziarie aumentano e a Lugano è nata una nuova iniziativa: il “pasto sospeso”, ispirandosi alla tradizione del “caffè sospeso” di origine napoletana, vuole produrre un aiuto concreto alla sempre maggiore necessità di servire pasti alle persone che si trovano in stato di bisogno. L’obiettivo è raccogliere delle donazioni di almeno 5 franchi.
Il progetto è promosso dal Rotary Club Lugano-Lago e patrocinato dalla città di Lugano e da Gastro Ticino. I soldi donati vengono versati alla Fondazione Francesco, che si occupa di servire i pasti a chi ne ha bisogno. Per fare una donazione basta inquadrare il QR code presente nelle locandine e nei dépliant che si trovano nei ristoranti aderenti, attualmente una quindicina, oppure tramite il sito internet www.pastosospeso.ch.
Le richieste d’aiuto sono in crescita e ne dà conferma anche Fra Martino Dotta, a capo della Fondazione Francesco che gestisce il centro Bethlehem a Cornaredo e Casa Martini a Locarno.
“Indicativamente l’anno scorso al centro Bethlehem abbiamo servito più di 20’000 pasti e più di 17’000 a Casa Martini, dove abbiamo accolto anche una media di cinque o sei persone a notte”, indica Fra Martino Dotta ai microfoni della RSI. “Le consulenze sociali che abbiamo offerto hanno superato le 3’000 a Lugano e le 2’600 a Locarno”. Sono infatti molte le persone “che a volte non sanno a quali servizi rivolgersi”.
fonte: RSI
Dopo la scomparsa del fondatore, Silvia Scalisi racconta i progetti della Fondazione.
Domani alle 18.30 alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, la presentazione del progetto co-diretto dalla prof.ssa ticinese, insegnante a Monaco, Daria Pezzoli-Olgiati, e con la partecipazione del ricercatore Baldassare Scolari, «Grenzgänge. Religion und die Alpen».
La presa di posizione dell'associazione, che si è occupata di adozioni internazionali dagli anni '60 fino al 2010, sollecita il Consiglio federale a ritornare sulla sua decisione, presa lo scorso 29 gennaio.