Due preti italiani sono stati recentemente condannati per “scisma” dopo aver sostenuto pubblicamente che Jorge Bergoglio era stato eletto papa illegittimamente.
L'arcidiocesi di Sassari, in Sardegna, ha annunciato il 13 novembre 2024 la rimozione dallo stato clericale di padre Fernando Maria Cornet per ordine di Papa Francesco, riferisce il giornale La Nuova Sardegna.
Il prete era noto da tempo per le sue posizioni estremiste e negli ultimi mesi aveva suscitato clamori con la pubblicazione del suo libro Habemus Antipapam. In questo testo, il sacerdote di origine argentina conduce un virulento attacco contro papa Francesco, considerato illegittimo sul soglio di Pietro, quale successore di Benedetto XVI.
Padre Giorgio Maria Faré è stato recentemente, per gli stessi motivi, dimesso dall'Ordine dei Carmelitani Scalzi. Ciò dopo la scadenza di un termine imposto dalla direzione dell'ordine al prete di rinunciare alle proprie posizioni. Potrebbe anche essere oggetto di una procedura di ritorno allo stato clericale nel prossimo futuro, rileva il sito Crux. Padre Faré ha avanzato la stessa tesi di Fernando Cornet, in un opuscolo e in un video sul suo canale YouTube.
Entrambi hanno infatti suggerito che, a causa di irregolarità nell'annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI nel 2013, Francesco non sia mai stato validamente eletto papa, e che vari errori dottrinali e deviazioni durante il suo pontificato abbiano confermato questo punto. “Bergoglio non è il papa e non lo è mai stato”, ha detto padre Faré nel suo video pubblicato a metà ottobre 2024. Il sacerdote è arrivato al punto di invitare i cardinali creati prima del 2013 a convocare un conclave per proclamare un nuovo papa.
Fernando Cornet fa più o meno la stessa argomentazione nel suo libro, affermando che “proprio come non possono esserci due Chiese di Cristo che siano simultaneamente vere, nemmeno possono esserci simultaneamente due veri papi”.
Giorgio Maria Farè ha dichiarato in più occasioni di essere pronto a ritrattare “se sarò smentito, con prove a sostegno”, sottolinea il sito Silere Non Possum. Tuttavia, anche dopo che un canonista rispettabile e competente ha confutato punto per punto le tesi del religioso, questi non ha ritenuto tale dimostrazione “sufficientemente convincente”. Silere Non Possum rileva che né padre Cornet né padre Farè possiedono competenze canoniche.
La diocesi di Livorno ha emesso, nel gennaio 2024, un decreto di scomunica contro padre Ramon Guidetti per aver parlato di papa Francesco come di un “anticristo”, di un “antipapa usurpatore” e di un “massone gesuita”.
Nel 2021 il altro prete italiano, don Alessandro Minutella, era già stato ridotto allo stato laicale per aver negato pubblicamente la legittimità di Francesco. Tuttavia, questa sanzione non gli ha impedito di continuare le sue attività. Oggi, secondo Crux, Minutella ha 88.000 follower su Facebook e un canale YouTube con quasi 53.000 iscritti. Minutella ha fondato la propria comunità, chiamata “Piccola Nazareth” appena fuori dalla città di Palermo. Continuando a presentarsi come sacerdote, ha viaggiato per tutta l'Italia celebrando matrimoni e battesimi, pretendendo addirittura di ordinare nuovi sacerdoti e consacrare suore. Alessandro Minutella fa parte di un gruppo chiamato “Sodalizio Sacerdotale Mariano”, che riunisce sacerdoti, i quali hanno tutti rifiutato l'autorità di Francesco e che credono che Benedetto XVI sia rimasto l'autentico papa fino alla sua morte nel 2022
cath.ch/adattamento e traduzione red
Molti i temi evocati da Francesco: la denuncia della guerra, la situazione "ignobile" a Gaza, il terrorismo in Germania e Usa, l’antisemitismo, le persecuzioni religiose, il diritto all'aborto "inaccettabile", le insidie delle nuove tecnologie e la cancel culture.
All’udienza generale Francesco riflette “sulla piaga del lavoro minorile”, tuttora dilagante, e denuncia che in ogni parte della terra ci sono minori "sfruttati da un’economia che non rispetta la vita" e che così "brucia il più grande giacimento di speranza e di amore".
In un messaggio dal suo account X il Papa si dice vicino preghiera a chi “soffre a causa dei conflitti in atto”. Le celebrazioni nelle comunità cattoliche e ortodosse che seguono il calendario giuliano.